A tirare via il coperchio al vaso di Pandora ci ha pensato Kevin De Bruyne, che qualche settimana fa si è presentato dalla dirigenza del Manchester City con una bella cartellina piena piena di dati. «Vedete, dovete rinnovarmi a queste cifre perché io ho fatto questo, poi faccio questo, e la squadra fa quest’altro perché ci sono io…», insomma una nuova forma di contrattazione che rischia a tutti gli effetti di sostituirsi a quella oramai canonica dei mega agenti, intenti anno dopo anno a strappare la migliore offerta contrattuale per i propri assistiti, senza però avere elementi certi alla mano.
IL CASO DE BRUYNE
«Penso che quello di De Bruyne possa essere un caso che farà scuola», spiega Libroia (Resp. Wallabies). «Attualmente lavoriamo per le società aiutandole nello scouting, ma ora vorremmo iniziare a farlo anche per i singoli calciatori. Peraltro credo che un domani la questione legata ai bonus dei contratti potrebbe essere regolata in maniera molto più oggettiva utilizzando i dati statistici». Questo perché Wallabies si occupa dell’analisi delle performance dei singoli giocatori, come se fosse una sorta di pagella, oltre al fatto che può creare degli algoritmi per individuare il profilo di giocatore perfetto per le esigenze delle singole squadre.
INSIGNE E IL FUTURO
Anche da questo punto di vista il dato che emerge dallo studio delle performance di Insigne è chiarissimo. «La squadra ideale per Lorenzo è il Napoli e Lorenzo è il giocatore ideale per il Napoli», sottolinea Librioa. «È il nono giocatore nella classifica di performance per quel ruolo e un sostituto costerebbe almeno 40 milioni di euro di cartellino e circa 5 di ingaggio. Il tutto con l’incognita legata all’adattamento di un nuovo elemento in rosa». Nella classifica stilata da Wallabies per la categoria attaccanti esterni e trequartisti, Insigne occupa la nona posizione, alle spalle di mostri sacri come Messi e Mbappè. Se dovesse scegliere di andare via da Napoli, poi, i suoi parametri si sposerebbero alla perfezione con le esigenze di Tottenham, Manchester United, Chelsea e Milan. «Ho preso in considerazione le squadre che giocano con moduli adatti alle qualità di Lorenzo, mentre ho scartato quelle con potere d’acquisto più basso, e quelle dove non potrebbe giocare, come il Psg dove è irreale prendere il posto di Mbappè».
B. Majorano (Il mattino)