Su Radio Marte, è intervenuto Antonio Giordano, giornalista, ecco le sue parole: “Mazzoleni in Napoli-Cagliari non c’entra niente, al massimo poteva sussurrare qualcosa ma la discrezionalità in questo caso era del direttore di gara. Sette giorni prima in Lazio-Milan al signor Orsato è stato consigliato di andare a vedere il VAR su un contatto clamorosamente più netto di quello che c’è stato e lui se ne fregò del consiglio e del VAR con un atto di assoluta arroganza. Il mondo va così e ogni tanto dobbiamo osservarlo attraverso la lente d’ingrandimento. Il problema è che la classe arbitrale è terribilmente inferiore rispetto al livello del calcio italiano. Gattuso? Il 25 gennaio, dopo Verona-Napoli, scrivemmo che non ci sarebbe stato alcun rinnovo. Il rapporto si chiuderà il 30 giugno. Non so quanti nomi verranno fatti ma per me Spalletti rimane in vantaggio su tutti gli altri. Italiano mi piace tantissimo, produce un calcio che entusiasma, mi ricorda un po’ Zeman. Il Napoli di Sarri? Non lo rivedremo più, c’è una magia che non tornerà. Spalletti? Mi sembra già un dibattito sull’antipatia o sulla simpatia. Gli allenatori si giudicano per quanto fatto e dimostrato. La Roma di Spalletti è un esempio di grande calcio. A me come allenatore piace, tutto il resto lo vedremo poi successivamente. C’è stato qualche cosa di poco chiaro in Udinese-Juventus? Sono libere interpretazioni al limite dell’illazione. Chi pensa queste cose lasciasse perdere il calcio. Ma poi, se vogliono intortarla, aspettano gli ultimi minuti? Sarebbe una cosa di una follia assoluta. Non credo a queste macchinazioni. Napoli a 91 punti senza Scudetto e Inter vincente con 82? Juventus e Napoli quell’anno fecero un campionato a parte”.