In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Andrea Dossena, ex Napoli: “L’Inter è stata brava a mettere una marcia in più all’uscita della Champions. Si sono posti un obiettivo e hanno corso per raggiungerlo, le altre si sono fatte un po’ del male da sole. Napoli? Non è sempre facile vincere, soprattutto adesso che i punti pesano tantissimo. Sono fiducioso per le ultime partite, ma non devono assolutamente sottovalutare l’avversario, niente è scontato e può succede di tutto. Vedo un Napoli molto in salute, ci sarà uno scontro diretto tra Juventus e Milan ed il Napoli ne deve approfittare. La Lazio non è fuori dai giochi, la corsa Champions è molto emozionante. Per me la favorita è l’Atalanta. Vincenzo Italiano? Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Un centrocampista con un ottimo piede, un grande lancio, ma col suo fisico non riusciva ad avere dinamismo che permetteva di giocare ad alti livelli ed ha sempre avuto grande intelligenza tattica. Ha sempre avuto molta voglia di imparare, tanta grinta, voglia di far giocare bene le squadre, voglia di fare calcio innovativo. È stato molto abbinato il nome di Italiano a Napoli, in questi mesi, so che l’ambiente però non è facile, nonostante lui faccia molto bene. Quando il presidente ha fatto scommesse su nomi non di prima scelta, ha sempre vinto, mi piacerebbe vederlo su quella panchina, da amico, ma ho paura che sia troppo un po’ troppo importante per lui. Eventualmente De Zerbi dovesse andar via, la panchina del Sassuolo potrebbe essere ideale. Spalletti al Napoli? Sono due anni che è fermo ed ha voglia di fare. È un allenatore che sa gestire benissimo le pressioni, ci sta. Bisogna anche vedere la classifica finale. La mia esperienza a Crema? Il presidente ad inizio anno ha voluto fare un ridimensionamento, l’obiettivo era la salvezza, siamo quarti ed in corsa playoff. È un lavoro che mi piace tantissimo, spero di risalire la china man mano. 4-3-3 è il mio modulo preferito, sono un sarriano di Serie C. La gestione è la cosa più complicata”.