L’ex Carnevale: “Vi spiego cosa mi piaceva fare nel Napoli di Maradona!”

A Radio Marte a“Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Andrea Carnevale, osservatore dell’Udinese ed ex giocatore del Napoli.
“Infuriati per la partita di ieri? Sì, fino all’83’ avevamo la partita in pugno e mi aspettavo il secondo gol. Siamo un po’ amareggiati, ieri abbiamo messo sotto la Juventus. Avevamo la sensazione che la Juventus non potesse mai pareggiare la partita, la differenza la fanno i campioni, in questo caso Ronaldo.
Non è stata una delle migliori Juventus ieri sera però ogni squadra ha il suo campione. Ronaldo ha segnato il rigore e si è inventato un gol straordinario dopo, la Juve si è portata 3 punti a casa importanti per la Champions ma immagino che la Juventus debba essere un’altra nelle ultime 4 partite per accedere alla Champions. Scuffet? Il campo era bagnato e Ronaldo è stato bravo, peraltro la palla tocca prima il petto di Samir. Non gli darei colpe.
De Paul? Questo è l’anno della maturazione e del salto di qualità. Lo abbiamo visto con la fascia di capitano e rimproverare i suoi compagni, ha fatto giocate da fuoriclasse e ha colpi da campione. E’ un nazionale argentino, gioca vicino a Messi. Ha fatto un salto di qualità straordinario e lui ambisce a qualcosa di più grande. Napoli? Questo non lo sai, so solamente che chi lo prenderà non solo farà un affare ma prendere un giocatore di alta qualità. L’abbiamo preso dopo un campionato non buono a Valencia ma l’avevo già segnalato. Noi, come Udinese, abbiamo creduto in questo ragazzo e sapevamo che da un momento all’altro potesse esplodere. Ora è un giocatore fortissimo, ovunque lo metti sa giocare. Ha pure una grande resistenza fisica, mi ha sorpreso in quello.
Soumaré, Senesi, Tagliafico in chiave Napoli? Quest’ultimo somiglia un po’ a Mario Rui, sa giocare a calcio e ha grande tattico. Il primo è un centrocampista di qualità e fisicità, ragazzo molto promettente, secondo me diventerà fortissimo. Musso? Il portiere più forte di tutti, ve l’assicuro io. Io portai Handanovic qui a 18 anni e gli abbiamo dato una grandissima prospettiva. Lui è alla pari di Handanovic, gli manca esperienza ma ha grandi qualità morali e tecniche.
Con il Napoli correvo tantissimo ma l’obiettivo era vincere, a me piaceva fare l’asino e il portatore d’acqua. Questa era la forza del nostro Napoli”.
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