Vecchia guardia e risultati. Non può essere solo un caso che il crollo verticale di Juve e Milan sia coinciso con il momento di buio pesto dei rispettivi punti di riferimento: Ronaldo ed Ibrahimovic. Senza i gol di CR7 la squadra di Pirlo ha perso identità e soprattutto punti in classifica. Problema non del tutto diverso in casa Milan, dove l’impressione è che senza Ibra non si cantino messe. Nelle ultime 9 ha giocato tre volte e segnato un gol, con il Milan che ha collezionato appena 13 punti su 27. Inutile nascondere che la corsa Champions passi anche da loro.
Discorso totalmente opposto in casa Napoli. Perché da marzo in poi Gattuso ha ritrovato il suo punto di riferimento offensivo, Osimhen, 22 anni: 14 meno di Ronaldo, 17 meno di Ibra. Non avrà il loro stesso palmares, ma la fame non gli manca. Da quando ha ritrovato condizione e continuità, il rendimento del Napoli è schizzato alle stelle. Con Osimhen il Napoli ha trovato quella quadratura tattica che era mancata fino ad oggi. Non c’è solo la variabile Insigne, ma la palla in profondità per la velocità di Osimhen, o il palleggio manovrato fino al momento dell’imbucata perfetta per il numero 9.
Il Mattino