Guardando questo Napoli, che ad oggi sarebbe in Champions League, i rimpianti per quello che non è stato salgono alle stelle. Perché è inutile girarci attorno: con l’organico al completo questa squadra può fare paura alle grandissime. Contro il Torino bastano 13 minuti per mettersi in tasca la vittoria. E i tre punti arrivano su uno scatto di Osimhen e un’azione di potenza di Bakayoko: ovvero tutto quello che è mancato in quel freddissimo inverno fatto di Covid, infortuni e risultati alterni. La squadra che gioca a memoria è un piacere per gli occhi e i risultati adesso sono tutti dalla parte degli azzurri
MERET 6,5
Para poco, ma para. Quando Ansaldi mette a sedere mezza difesa, ci pensa Alex a salvare la baracca con un intervento di piede decisivo. Il resto è ordinaria amministrazione, ma infonde sempre sicurezza al reparto e aiuta la costruzione dal basso con grande precisione negli appoggi.
DI LORENZO 6,5
Insieme a Politano compone un’accoppiata formidabile sulla destra. Si sovrappone sistematicamente, spinge e affonda senza soluzione di continuità. Nel secondo tempo abbassa il suo raggio d’azione e si limita a contenere le rarissime discese di Ansaldi su quella fascia.
RRAHMANI 6.5
Una sbandata, che però rischia di costare caro. All’inizio della ripresa si lascia ipnotizzare da una finta di corpo nemmeno irresistibile di Ansaldi aprendogli la porta. Per sua fortuna Meret ci mette il piedone e una pezza fondamentale per tenere il Torino a distanza di sicurezza. Attento su Belotti.
KOULIBALY6
Con un passaggio da brividi a centrocampo rischia di innescare un pericolosissimo contropiede del Torino, ma per sua fortuna Bakayoko recupera al danno con una scivolata pulitissima. Poi nessuna sbavatura e la solita prestazione di quantità per tenere a bada i due panzer del Toro: Belotti e Sanabria.
HYSAJ 6,5
Gli tocca il cliente più scomodo: Singo, che ha un diavolo per capello e la voglia matta di una scolaresca in gita. Ma Elseid si mette lì, gli prende le misure e non si scompone per le sgasate del terzino granata. Pulito nelle chiusure e sempre molto attento in copertura.
BAKAYOKO 7,5
Il coniglio dal cilindro. Perché da uno come lui l’ultima cosa che potresti aspettarti è il gol da fuori area con un tiro a giro sul secondo palo. Poi torna a fare diga davanti alla difesa impreziosendo ulteriormente la sua gara con un paio di ottime verticalizzazioni per i compagni.
DEMME 7
Mulina le gambe a tutta forza. Trotterella per il campo come un indemoniato e colleziona un’infinità di palloni vaganti. Raramente rischia l’imbucata in verticale e si limita ad una buona serie di passaggi facili per alleggerire la pressione e ripartire con calma.
POLITANO 7 Non segna, e non serve assist: penseresti che sia stato in ombra, ma saresti fuori strada. Nel vivo costante del gioco del Napoli, praticamente immarcabile per Ansaldi, che molto probabilmente se lo sognerà tuttala notte. Corre a tutto campo e dispensa giocate di alta classe
ZIELINSKI 6,5 Tra le linee è un pericolo costante. Difensori e centrocampisti del Torino non riescono mai a prendergli le misure elui spazia in lungo e largo. Peccato che non gli riesca l’affondo decisivo per lasciare il segno. Certo, anche la fortuna non lo assiste: colpisce un palo da buona posizione.
INSIGNE 6,5 Rimanda l’appuntamento con il gol numero 18, quello del record in serie A, per questione di centimetri, perché il suo destro a giro nella ripresa si stampa sul palo.Ma ci può stare. Per un pomeriggio si dedica di più al raccordo con il reparto difensivo e un po’ meno ad attaccarela porta avversaria
OSIMHEN 7,5 Sembra Bolt,ma in realtà è Osimhen. Con uno scatto da centometrista olimpico ruba tempo e pallone a Nkoulou e si invola verso la porta del Torino. Il gol arriva in maniera fortunata,ma assolutamente meritata. Tanto movimento lì davanti,ma dovrebbe essere più cinico: spreca almeno due palle gol facili facili.
MERTENS 5 Oramai non è più una novità: palla al piede e da fermo, Mertens è sempre di un’altra categoria. Il problema, però, si manifesta quando c’è da andare in profondità e in velocità, perchélo scatto non è più quello bruciante dei tempi d’oro. Sbaglia quale appoggio di troppo.
LOZANO 6,5 Prendere il posto di un Politano così in forma non era facile. Ma gli bastano appena due scatti per mandare al bar tuttala difesa del Torino. Costantemente a marce alte, quando parte in velocità diventa imprendibile per chiunque. Glimanca il gol, ma il contributo alla squadra è costante.
PETAGNA SV Centravanti fisico, tutt’altra storia rispetto a Osimhen. E così il Napoli può appoggiarsi un po’ in più sulla sua prima punta e andare meno in profondità. Il pane quotidiano di Petagna sono i palloni aerei e i duelli corpo a corpo con gli avversari. Prezioso anche in copertura dove fa valerela sua fisicità.
ELMAS SV Negli ultimi 5 minuti prende il posto di Insigne e si piazza largo a sinistra. Rispetto al napoletano ha meno fantasia ma più gamba per ripiegare in fase difensiva. Si costruisce anche una buona occasione per fare centro, ma il suo tiro esceleggermente allato rispetto alla porta di Sirigu.
FABIAN RUIZ SV Entra per dare una boccata di ossigeno all’infaticabile Bakayoko. Con Demme va a ricostituire quella coppia di mediani sulla quale il Napoli ha costruitole sue maggiori fortune dell’ultimo periodo. Buono schermo davanti alla difesa e precisione nei passaggi quando c’è da far ripartire l’azione.
B. Majorano (Il Mattino)