Tredici presenze e 6 gol contro il Torino, lo spettacolare poker (una rete su rigore) nel 5-3 a Fuorigrotta del 2016, poi l’unica rete esterna nel 5-0 del 2017 e l’ultima nel 2-2 casalingo del 2018. Domani c’è la prima delle ultime sei finali che attendono il Napoli, Dries vuole dare la spinta decisiva per un posto alla prossima Champions: il primo traguardo vicino è arrivare alla doppia cifra in campionato e nello stesso tempo migliorare il numero degli assist. Gattuso in questa stagione nel 4-2-3-1 lo ha schierato a volte da prima punta e in altre occasioni da trequartista in appoggio a Osimhen e Mertens se l’è cavata bene in tutti e due i ruoli proprio per la sua capacità di piazzare la zampata decisiva sotto porta ma nello stesso tempo di disegnare la giocata giusta per il compagno di reparto. E anche in queste ultime partite, a cominciare da quella di Torino potrà essere alternato a Osimhen, con uno dei due che comincerà dall’inizio e l’altro che subentrerà a partita in corso, oppure giocare insieme uno spezzone di gara o dal primo minuto. Dries in un modo o nell’altro è sempre un valore aggiunto. R. Ventre (Il Mattino)