Lega di A, Dal Pino a muso duro: «Non mi faccio intimidire e non accetto lezioni da chi agisce per interessi individuali». Dal Pino ha voluto mostrare i muscoli. In un discorso, in verità una vera reprimenda, durato 20’, il numero uno di via Rosellini ha, inizialmente, replicato ai 7 club, che lo avevano sfiduciato, chiedendone le dimissioni, per poi puntare il dito verso Juventus e Inter, colpevoli, attraverso la costituzione della Super Lega, di aver agito contro gli interessi della serie A. Più sfumata la posizione del Milan, rimasto sempre schierato dalla parte dei fonti. Invece, le società bianconera e nerazzurra «di giorno tessevano la trama dei fondi e di notte la disfacevano». Dal Pino ha ripercorso i passaggi degli ultimi mesi, sottolineando come Juve e Inter avessero prima appoggiato il progetto di affidarsi ad una cordata di private equity, allo scopo di finanziare la creazione della media-company della Lega, per poi, improvvisamente, cominciare a mettere tutto in discussione. «Sono stato accusato di non voler portare avanti i lavori, invece erano altri i boicottatori», ha affermato il presidente della serie A.
ANCORA DIVISI. Insomma, anche alla luce di toni duri e perentori, quello di Dal Pino è stata una dimostrazione di forza. Un modo per ribadire come, da parte sua, non ci sia alcuna intenzione di dare le dimissioni. Semmai di andare avanti nel suo compito con ancora maggiore decisione. «Ho sempre operato secondo quelle che sono le prerogative del presidente, seguendo ciò che prevede lo statuto. Continuerò a farlo, tutelando il regolare svolgimento dell’Assemblea». La conclusione è stato un auspicio per il futuro: «Mi auguro che si ritrovino al più presto lo spirito associativo e il dialogo». Accadrà davvero? Ieri, nessun dirigente ha replicato alle parole di Dal Pino. Da alcune delle “7 sorelle”, però, filtra che non ci saranno correzioni di rotta. La serie A, insomma, continuerà ad essere spaccata, con tutto ciò che ne consegue. Come già emerso, alcune società si sono già mosse per verificare i margini per rivalersi nei confronti di Agnelli. Dipenderà anche da quello che accadrà nel momento in cui la proposta della cordata Cvc-Advent-Fsi verrà sottoposta all’Assemblea.
A cura di Pietro Guadagno (CdS)