Dopo cinque minuti il consulto di Di Bello con il Var serve a riavvolgere il nastro nell’azione in cui la Lazio protesta: al rientro in campo, l’arbitro privilegia tuttavia il primo dei due episodi in ordine temporale. Gamba alta di Milinkovic-Savic su Manolas, la situazione avvenuta nell’area laziale cancella il rigore che altrimenti sarebbe fischiato dall’altra parte per la spinta di Hysaj su Lazzari lanciato a rete. Se non ci fosse l’impatto, non sarebbe rigore, ma punizione perché a palla alta si gioca con la testa (il vecchio gioco pericoloso): viene valutato il contatto piede-testa, da qui la concessione del rigore; l’episodio successivo sarebbe da rigore per la Lazio ed espulsione, perché viene interrotta una chiara occasione da gol.
Il precedente
Dinamica analoga a quella di Spal-Fiorentina del febbraio 2019, quando venne tolto un gol ai ferraresi per concedere un rigore ai viola.
Regolari
Tutto regolare sui gol del Napoli: Politano non è in fuorigioco sul lancio di Mertens, così come Osimhen sull’assist di Lozano. Di Bello tiene complessivamente in pugno una partita difficile, fatta anche di un gol annullato a Zielinski in principio di ripresa – fuorigioco – e di otto cartellini gialli estratti. Pesante quello a Manolas che, diffidato, salterà Torino-Napoli. Lulic su Lozano: i dubbi sul possibile rigore vengono fugati dalla segnalazione di fuorigioco.
Fonte: CdS