«Negli ultimi tre anni in Champions League la Juventus è stata eliminata da Ajax, Lione e Porto. Domenica ha perso con l’Atalanta, ha solo due punti in più del Napoli e rischia di non qualificarsi alla prossima Champions. Che cosa diavolo ci fa nella Superlega?». La provocazione arriva dalla Norvegia, a opera del ct Bjarne Solbakken.
Il mondo del calcio da 24 ore è in subbuglio e i tifosi in rivolta. Anche quelli delle 12 big della Superlega. A cominciare dalla patria del calcio, l’Inghilterra. Dove l’hanno presa malissimo le tifoserie organizzate dei sei club inglesi firmatari dell’atto di fondazione della SuperLega che hanno espresso una ferma e unanime condanna al controverso progetto, definito «sconcertante», «egoista» e «contrario ai valori dello sport» tramite un comunicato congiunto. Da Londra a Manchester, passando da Liverpool: anzi qui, in uno dei luoghi sacri del calcio, la curva Kop, verranno rimosse le bandiere dei supporter dei Reds. L’antipasto si è avuto ieri sera, nel monday night con il Leeds, i cui giocatori sono scesi in campo con le tshirt «Earn it on the pitch», guadagnalo sul campo, riferito al modo di selezione della Superlega.
Sentimenti uguali anche in Spagna. «Odio eterno al calcio moderno. Così finisce il football come lo conosciamo». Comincia così il tweet di Ultras Sur, il gruppo più numeroso e caldo della tifoseria del Real Madrid.
VOCI DALL’ITALIA
Divisioni anche in Italia. Sui social i tifosi della Juventus sono spaccati. «Sempre un passo avanti, basta a perdere tempo con De Laurentiis, Lotito e Asl» scrive un tifoso su Twitter. Ma cè anche chi non è d’accordo con il progetto. Come Loris Grancini, capo ultras dei Vikings. «Uno schifo, i veri tifosi non possono essere favorevoli». Dalla Nord del Meazza parla Renato Bosetti, uno dei leader della curva. «Noi pensiamo che con la Superlega vogliano cercare di levare il pallino del denaro dalle mani della Fifa». Ma ci sono anche i Vip – con un testo scritto da Michele Serra e firmato tra gli altri da Gad Lerner, Enrico Mentana e Gabriele Salvatores – che chiedono l’intervento di Zanetti per far recedere la proprietà cinese dal progetto. Per l’azzurro Gennaro Montuori, «questa è la dimostrazione di quanto il calcio sia manovrato. Adesso vorremmo sapere il presidente De Laurentis che fa. Sta con noi tifosi e la passione di Napoli o con i potenti?».
Non mancano i risvolti locali, con il Comitato tutela dei tifosi e sportivi, rappresentato da Carlo Claps, presidente Aidacon consumatori che insorge contro la SuperLega europea, mentre c’è chi la butta sull’ironia, come il Sorrento, squadra di serie D che in un tweet comunica che «parteciperà alla Super League». Una battuta, sino a un certo punto, perché nei mesi scorsi si è interessato, per un eventuale acquisto, un fondo d’investimenti americano.
A cura di Cristiano Tarsia (Il Mattino)