Napoli e Inter, quell’alleanza contro i poteri diventati improvvisamente forti

Avversarie per novanta minuti ma alleate fuori dal campo. Almeno per il momento. Poi chissà. Ma intanto Napoli e Inter vanno avanti a braccetto nella loro battaglia condivisa contro l’ingresso dei Fondi nella governance della Lega e, adesso, pure contro il presidente della Lega Calcio Dal Pino di cui chiedono le dimissioni. Magari avendo come altro obiettivo il numero uno della Figc, Gravina. C’è altro a cui pensare. Bisogna guardare al futuro. E De Laurentiis e Marotta ora stanno insieme, un anno fa di questi tempi erano su trincee opposte sul tema della ripresa del campionato, fermato dal primo lockdown: l’ad nerazzurro era stato accusato dal Napoli di non voler ricominciare a giocare. Il patron azzurro esplose durante una riunione: era furibondo con quei club che avevano consentito ai propri calciatori di andare all’estero per raggiungere le proprie famiglie. E l’ad Marotta si sentì fischiare le orecchie visto che giocatori come Lukaku, Moses, Young ed Eriksen erano tornati a casa. Cosa che invece De Laurentiis non aveva fatto fare. E il clima è rimasto freddo ancora per un po’: a giugno Marotta parlò della necessità di «normare le doppie proprietà» perché «bisogna evitare sospetti». Il riferimento, ovvio, ancora a De Laurentiis la cui famiglia è proprietaria anche del Bari. Acqua passata? Pare di sì. Dimenticato tutto, anche lo smacco dell’ingresso di Zhang nel direttivo dell’Eca proprio ai danni di De Laurentiis. Ora Marotta, che da Zhang ha avuto pieni poteri, condivide con De Laurentiis ogni passo. Sia in Lega che in Figc. Hanno votato assieme per le elezioni di Dal Pino e di Gravina. E ora sono tristemente pentiti. Gravina è nel mirino dopo il suo tentativo di ridurre il quorum in Lega Calcio (ora serve una maggioranza qualificata di 14 voti per approvare le decisioni) anche se senza il suo sì allo slittamento del pagamento degli stipendi, l’Inter sarebbe seriamente nei guai. Dell’ingresso dei Fondi non vogliono più sentir parlare e sono stati compatti anche per l’assegnazione a Dazn-Tim dei diritti per il prossimo triennio di serie A. Così come sono compatti anche in vista della nuova Super Champions che domani verrà varata dall’esecutivo Uefa (la nuova Champions dà la garanzia di giocare almeno 10 partite nella prima fase) e che può portare alla esigenza di portare da 20 a 18 le squadre dell’attuale serie A. Inter e Napoli anche qui non sarebbe contrarie. Alleate. Così pare, almeno.  P. Taormina (Il Mattino)

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