L’orgoglio è la benzina che alimenta la macchina, ma non dite mai a Gattuso che lui gioca il ruolo del benzinaio. Perché lui non trascina il gruppo, lui si sente parte del gruppo. Ci sta dentro, vive nell’ambiente, per certi versi è ancora un calciatore. «Tutti assieme siamo riusciti a risalire e arrivare fino a qui», dice. Non c’è mai enfasi nelle sue parole e Ringhio non cambia registro nelle ore che avvicinano alla gara con l’Inter che nel 2021 ha perso solamente una volta con la Sampdoria il 6 gennaio ed è reduce da 11 vittorie consecutive. Ha fatto le sue scelte anche se un piccolo, piccolissimo dubbio riguarda la condizione di Zielinski: ieri si è allenato per tutto il tempo e il fastidio che ha accusato subito dopo la gara con la Sampdoria è sparito. Dovesse insorgere nuovamente in queste ore, Gattuso cambierà. Ma nel frattempo ha deciso: a restare fuori tra i magnifici 4 (Lozano è squalificato) sarà Dries Mertens. Il belga partirà dalla panchina e in avanti toccherà a Victor Osimhen, con il polacco vertice alto del centrocampo a tre. Insomma, il dado è tratto e il Napoli che va all’assalto dell’Inter di Conte si affida sulla sinistra a Mario Rui (fuori Hysaj) mentre a far coppia con Koulibaly ci sarà Manolas. Insomma, Ringhio si affida al nigeriano, per la seconda volta consecutiva titolare. P. Taormina (Il Mattino)