Il momento della verità è questo, sta arrivando, e domenica sera già se ne saprà di più: Napoli-Inter arriva dopo che si sarà giocata Atalanta-Juventus e prima che cominci, a distanza di pochi giorni, Roma-Atalanta e successivamente Napoli-Lazio. Da quel momento, sarà più difficile per le altre, perché per fare in modo che i conti tornino, il Napoli dovrà sbrigare faccende chiaramente non agevoli ma certo meno insidiose di quelle che attenderanno le dirette concorrenti. Diciotto punti in otto gare fanno una media di 2,25 a partita, qualcosa in più di quello che il Napoli ha conquistato nelle trentuno gare alle spalle, parecchio in meno di ciò che invece è stato «strappato» nell’ultimo periodo, nella serie avviata con il Benevento e interrotta solo a Torino con la Juventus: sei vittorie, un pareggio e una sconfitta, diciannove punti che equivalgono ad un 2,37 (quasi) rassicurante e necessario per salvare una stagione. Perché con la qualificazione alla prossima Champions i conti, matematici e anche umani, tornerebbero in maniera più soddisfacente per tutti. A. Giordano (Cds)