Prof. Portella: “I calciatori sono a rischio, sarebbe il caso di vaccinarli”

Dopo i casi di positività emersi in alcuni ritiri delle nazionali, tra cui quella azzurra, i club stanno ripetendo i tamponi al rientro dei propri tesserati. A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto il professor Giuseppe Portella, Professore di patologia clinica alla Federico II e membro dello staff che segue i tamponi del Napoli.

“I calciatori fanno un discreto numero di tamponi, ne fanno mediamente 2-3 a settimana. Zielinski ne ha fatti tanti ieri? Non ho informazioni dirette. Da ciò che mi è stato raccontato è stato sottoposto a diversi tamponi. Io non ho parlato con i colleghi. Certamente è molto fastidioso fare tanti tamponi tutti insieme ma l’unica cosa che posso dire è che dovrebbe arrivare un tampone di Zielinski insieme a quello del gruppo squadra. Nel caso arrivasse lo seguiremmo e il risultato arriverebbe in serata. Anche con altri pazienti abbiamo osservato il verificarsi della non concordanza tra i test rapidi e il molecolare ma non posso confermare niente. Vaccini per i calciatori? Concordo, visto che sono abbastanza a rischio perché girano molto. Vero anche che molti hanno contratto l’infezione senza avere problemi clinici, quindi sono a rischio di infezione ma non di problemi seri. Però vanno in giro e potrebbero infettare, quindi si potrebbe ipotizzare una vaccinazione in tempi brevi. Io ritengo che il calcio svolga anche un certo ruolo sociale: proviamo a pensare a un periodo di confinamento senza il calcio, l’anno scorso è stato brutto anche perché il campionato era stato sospeso. Si potrebbe pensare, alla luce di tale ruolo, di accelerare la vaccinazione dei gruppi squadra di Serie A. Peraltro non sarebbe un numero altissimo e si farebbero sicuramente a pagamento. ASL silenti sulle vicende delle Nazionali? Il problema è che siamo in presenza di un virus che abbiamo visto essere molto contagioso, facilmente crea problemi. Le decisioni prese spesso sono inadeguate ma non sono prese in cattiva fede. L’ideale sarebbe appunto la vaccinazione. Alle 14:30 arriveranno i tamponi in laboratorio, ci vorranno parecchie ore salvo imprevisti (e non sarebbe la prima volta). Nel pomeriggio molto tardo dovrebbero arrivare i risultati”.

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