La crisi scatenata dalla pandemia non fa sconti a nessuno. Nel 2020 in Serie A anche gli introiti per gli agenti hanno subito una drastica riduzione, superiore a un quarto se si considera il paragone con l’anno
Come nel 2019 è stata la Juventus a spendere di più, ma l’importo si è più che dimezzato passando da circa 44 milioni a 20.800.137,97, con la Roma subito dietro a quota 19.241.912,00. Quasi appaiate Milan e Napoli (circa 14 e 12 milioni a testa) mentre è lampante il taglio dell’Inter, passata da quasi 31 milioni a quota 9.050.068,29 dell’anno scorso. In aggiunta al conto complessivo, come reso noto dalla stessa Figc, «vanno sommati 11,5 milioni di euro versati dai
I dati e un trend ormai marcato non possono non legarsi agli effetti della pandemia sui trasferimenti a livello internazionale. Già nello scorso gennaio il Global Transfer Market Report pubblicato dalla Fifa aveva fatto registrare, per la prima volta dal 2016, un calo delle spese destinate ad acquisti e cessioni. Nel 2020 gli investimenti si sono fermati a quota 5,63 miliardi di dollari, segnando un -23,4% rispetto ai 7,35 miliardi del 2019. Inevitabilmente anche i compensi per i procuratori sportivi hanno fatto registrare il calo evidenziato ieri dai dati diffusi dalla Figc. Infatti prestiti e formule a parametro zero hanno tenuto banco in virtù di una perentoria diminuzione a livello globale dei trasferimenti a titolo definitivo, che hanno riguardato soltanto l’11,6% delle trattative andate in porto. Sempre l’anno scorso la spesa in l’Italia ha raggiunto quota 731,5 milioni, in diminuzione se confrontata con gli 873 milioni del 2019. E in certi casi si è perfino dimezzata, come in Spagna, dove è scesa a 607,1 milioni rispetto agli 1,28 miliardi dell’anno precedente.
A cura di Giorgio Coluccia (CdS)