Singolare che la città di Vilnius, a più di 300 chilometri dal mare, possa rappresentare un’ultima spiaggia. Ma se non sarà tale per la Nazionale (reduce dai due successi nelle prime gare di qualificazione al Mondiale 2022), per Giovanni Di Lorenzo la partita di stasera contro la Lituania può rappresentare davvero un’occasione più unica che rara per convincere definitivamente Roberto Mancini a puntare su di lui in vista dell’Europeo di giugno.
IL PERCORSO
Quello tra il terzino del Napoli e la Nazionale è stato recentemente un rapporto di alti e bassi. Convocato a singhiozzo: qualche volta sì, qualche altra no. La prima volta a ottobre 2019 con esordio da titolare contro il Liechtenstein. Ha collezionato altre 5 presenze, non sempre partendo dall’inizio. Ma di sicuro stasera potrebbe essere l’occasione giusta per superare l’impasse e candidarsi a pieno titolo per il ruolo di vice-Florenzi. Perché una cosa sembra oramai scontata, il posto dell’ex romanista è intoccabile lì sulla destra, ma un terzino di scorsa serve eccome. E allora Di Lorenzo ha tutte le carte in regola per candidarsi. Anche per questo Mancini lo ha voluto in questa tornata di convocazioni (ultima ufficiale prima dell’Europeo), per tastare con mano le condizioni del ragazzo che con Gattuso è diventato un titolare inamovibile nel Napoli. Ecco, proprio grazie alle ottime prestazioni in azzurro, Di Lorenzo ha strappato la convocazione in Nazionale, e stasera dovrà dimostrare che la sua non è stata solo una gita turistica (a Coverciano, così come in Lituania). Ha osservato dalla panchina i due successi con Irlanda del Nord e Bulgaria (a Sofia è subentrato al 67’), ma oggi può essere il suo momento. Certo, ci sarà da battere la concorrenza di Lazzari e Toloi, brasiliano naturalizzato italiano, che rappresenta uno dei volti nuovi del gruppo di Mancini in vista dell’Europeo. «C’è questa possibilità – ha spiegato il ct alla viglia della gara – Toloi è stato con noi una settimana e ci siamo conosciuti meglio». R. Ventre (Il Mattino)