Ossessione Champions: per gestire il presente e progettare il futuro

La Champions diventa ossigeno. Perchè si vuole stare nell’ Europa che conta, certo, per il blasone, per il carisma della competizione e per gli introiti, inutile nascondersi. Per programmare il futuro, stilare prospettive e programmi. Se alla fine il Napoli dovesse rientrare nell’elite delle magnifiche quattro, allora De Laurentiis potrebbe gestire il mercato senza grandi assilli e la scelta stessa dell’allenatore potrebbe andare in scena consultando un ventaglio più ampio e magari più ambizioso, sì; ma se la squadra dovesse bucare la qualificazione per il secondo consecutivo sarebbe invece inevitabile un ridimensionamento e dunque qualche cessione dolorosa; la riduzione del monte ingaggi; e un mercato più che mai accorto dalla panchina e fino ai rinnovi. Il caso-simbolo? Quello di Insigne, il capitano: con la Champions, con i polmoni pieni di ossigeno, è logico che i discorsi relativi allo stipendio saranno cioè sarebbero ben diversi rispetto al caso contrario. E ancora: le situazioni di Koulibaly e Fabian, già in vetrina da un annetto, potrebbero essere valutate con una serenità diversa.

F. Mandarini (Cds)

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