Il campionato di serie A è fermo, per via degli impegni delle nazionali, però si pensa al campo, ma anche al futuro, dove il Napoli guarda al futuro tra tecnico e giocatori. Ilnapolionline.com, su questi temi, ne ha parlato in un’intervista con la responsabile delle pagine sportive del Corriere del Mezzogiorno Monica Scozzafava.
Prima della sosta il Napoli ha vinto le due trasferte contro Milan e Roma. Come vanno interpretate questi ultimi risultati e prestazioni degli azzurri? “Le due vittorie sono figlie di calciatori recuperati e questo ha portato successi e anche l’allegria nel gruppo azzurro. Il Napoli ora ha ritrovato anche elementi determinanti. Basti pensare che Mertens è stato fermo per infortunio e sono mancati i gol e le sue giocate. I tre punti contro il Milan, hanno dato slancio per la successiva contro la Roma e anche all’Olimpico è arrivato un altro successo. Adesso si attende il rientro dei nazionali prima della gara contro il Crotone”.
Lorenzo Insigne, non solo nel Napoli, ma anche in Nazionale, si sta confermando un vero leader. E definitivamente venuto fuori anche in campo internazionale? “Insigne è ormai un calciatore di livello internazionale e si sta caricando l’Italia sulle spalle. A Napoli è cresciuto definitivamente grazie anche a Gattuso che lo ha fatto sentire importante nel progetto tecnico. Con la nazionale è ormai una certezza, tanto che il c.t. Roberto Mancini non rinuncia a lui in maniera definitiva. Agli Europei c’è Lorenzo e gli altri 21 tra i convocati”.
Restando sul capitano del Napoli, quali sono le tue sensazioni per il rinnovo? “Le parti si aggiorneranno in estate, com’è giusto che sia, visto che c’è in ballo la qualificazione alla prossima Champions. Insigne ora ha trent’anni e il prossimo contratto sarà molto importante. E’ chiaro che arrivare tra le prime 4 sarebbe un ottimo viatico per la firma. Credo che in questi casi si cercherà di arrivare ad una sorta di compromesso, sono fiduciosa quindi che ci sarà la firma per il rinnovo, ma prima si penserà al campo per poi incontrarsi e raggiungere l’intesa“.
Sulla questione dei toto-allenatori, chi tra i vari Juric, Italiano, Sarri e Fonseca la potrebbe spuntare? “I nomi da te fatti sono quelli che il club sta cercando, ma ovviamente si aspetterà l’esito della stagione per poi fare la scelta più adatta. Il tecnico che intriga più il presidente è Fonseca della Roma. L’allenatore dei giallorossi ha carisma, esperienza in campo internazionale e aspetto importante saprebbe reggere la pressione della piazza. Quella della Capitale è simile alla nostra, se la giocano alla pari, lui sa restare freddo in qualsiasi momento. Sarri? Credo che per quanto mi riguarda e so che anche tu la pensi allo stesso modo, la vedo poco percorribile”.
Infine consa ne pensi che per due mesi nella rosa del Napoli ci sono stati ben sei ragazzi della Primavera. Che ne pensi del lavoro di Gianluca Grava? “Credo che ci siano ancora ampi margini di miglioramento per quanto concerne il settore giovanile. Detto questo il lavoro di Gianluca Grava sia sotto gli occhi di tutti, sta svolgendo un buon lavoro. Sui sei ragazzi inseriti spesso tra i convocati, era anche per via degli infortuni che sono stati tanti. Dovessi fare una piccola critica a mister Gattuso, avrei fatto giocare alcuni di loro in quel periodo, per vederli all’opera. Però se il tecnico ha fatto questa scelta, avrà avuto i suoi validi motivi”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco