“Le arti di Napoli”, il docu-video tra i vicoli della città partenopea

A cura della StarCasinò Sport

­­ STARCASINÒ SPORT RACCONTA “LE ARTI DI NAPOLI” IN UN DOCU-VIDEO TRA I VICOLI DELLA CITTÀ

Un percorso emozionale in cui artisti e artigiani di Napoli esprimono i propri talenti legati da una passione comune: l’amore indissolubile per la città e per la squadra partenopea

Milano, 29 Marzo 2021- “Vivi Napoli, vivi il Napoli”, il motto della partnership tra StarCasinò Sport e il club partenopeo torna a far parlare di sé. È, infatti, il tema narrativo su cui si basa il docu-video “Le Arti di Napoli” realizzato per omaggiare una tra le città più amate al mondo. Due clip in cui, tra i vicoli si susseguono storie e generazioni diverse che hanno in comune il talento artistico, l’antica sapienza artigiana e soprattutto l’amore per la squadra del Napoli.

Il fotografo Andrea Matacena, l’artista presepiale Marco Ferrigno, il maestro pizzaiolo Enzo Coccia, il compositore e cantante Valerio Jovine, l’artista e creativo Gianpiero, lo scrittore Lorenzo Marone. Sono loro i protagonisti di questo viaggio che tocca mille corde emozionali tra storia e cultura, con una cornice spettacolare fatta da panorami mozzafiato e botteghe d’arte.

Il docu-video verrà pubblicato sulle piattaforme di StarCasinò Sport e della SSC Napoli in due puntate, la prima oggi alle 18 vedrà protagonisti Matacena, Ferrigno e Coccia – mentre la seconda parte sarà pubblicata venerdì 2 aprile e coinvolgerà Jovine, Gianpiero e Marone.  Nella prima scena l’alba sveglia una città addormentata e la veduta da Corso Vittorio Emanuele viene rapita dagli scatti di Matacena, fotografo di nuova generazione che narra e valorizza la bellezza di Napoli e che con uno scatto durante la veglia per la morte di Diego Armando Maradona ha fatto il giro del mondo sui social.

Si scende in città e lo si fa tra i vicoli di San Gregorio Armeno, regno dell’arte presepiale partenopea, dove Marco Ferrigno apre le porte della sua storica bottega di famiglia, fondata nel lontano 1836, per raccontare una storia di tradizione e innovazione intarsiata nelle sue creazioni attraverso volti ed espressioni tipiche di una città che ha affrontato mille cadute e mille rinascite. La prima tappa si conclude con Enzo Coccia, maestro pizzaiolo, che dal Museo Archeologico Nazionale illustra la storia della pizza napoletana, risalente all’eruzione del Vesuvio a Pompei del 79 d.c., fino ad arrivare poi dove la pizza si evolve e rinasce ogni giorno.

L’overture del secondo episodio parte da Valerio Jovine che, dinanzi al famoso murales di Jorit a San Giovanni a Teduccio, offre una versione acustica e da pelle d’oca del suo “’O reggae ‘e Maradona”.

L’arte si rimette in moto verso il tempio calcistico dove Gianpiero, realizza un’opera inedita raccontando la sua napoletanità. Il viaggio si conclude con un reading di Lorenzo Marone, che attraverso le sue parole fornisce un inno alla speranza, sentimento che nel calcio – come nella poesia – non muore mai, neanche all’ultimo istante.

Napule è mille culure…recita la famosissima canzone di chi Napoli l’ha vissuta e amata in ogni sua forma – ha dichiarato Francesca Broggi, Marketing Manager Italy di Betsson Group. Abbiamo voluto raccontare Napoli attraverso le sue arti, un elemento culturale unico di questa città, con una scenografia urbana in grado di sprigionare emozioni e colori. Ognuna di queste storie narra il profondo amore per questa città e la squadra SSC Napoli è il filo narrativo che le tiene insieme e trasmette una profondità emotiva unica nel suo genere. Abbiamo voluto valorizzare l’importanza della nostra partnership con la SSC Napoli, dando voce alla città e ai suoi protagonisti: pittura, musica, scrittura, calcio, tutto si fonde in un tifo unico. Oggi più che mai capisco e apprezzo la frase di Luciano De Crescenzo quando disse “dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli”.

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