Diego Maradona nel destino di Napoli
Didattica a distanza. Anche nel calcio e a livello mondiale. È l’idea lanciata dalla Federcalcio argentina: il Football Technology Institute ha come Ceo Guillermo Tofoni, storico organizzatore delle partite della Seleccion, e come responsabile dello sviluppo internazionale del progetto Sol Contreras Ledesma. Presto questo format arriverà in Italia, a Napoli, dove per sette anni ha giocato Maradona, il capitano della Seleccion campione del mondo nell’86.
«Perché i suoi insegnamenti sono senza tempo», spiega Contreras Ledesma.
Come e perché nasce il Football Technology Institute? «La mission del progetto “Afa Fti” è esportare ed espandere la metodologia argentina in tutto il mondo accompagnata da una nuova e rivoluzionaria piattaforma tecnologica che ne esalta lo sviluppo e le abilità tattiche, tecniche e sociali.Gli istituti sono una proposta per ragazzi e ragazze di diversi continenti per avere accesso all’apprendimento del calcio in modo ludico e integrato, promuovendo valori, amicizia e lavoro di squadra.È un progetto studiato per due anni con un software, approvato da Microsoft,per ragazzi, ragazze e allenatori e adesso completo per l’e-learning. Al momento è presente in Spagna,Giamaica, StatiUniti,Emirati Arabi Uniti ed è in fase di avvio in oltre dieci Paesi».
Perché lanciare questo progetto all’estero dato che ragazzi di altri Paes inon potranno giocare nella Seleccion? «L’obiettivo delle accademie della nazionale argentina non è la ricerca di professionisti ma offrire l’opportunità di apprendere attraverso la piattaforma tecnologica. La cultura del calcio contribuisce a creare ordine, educare, sfidare i limiti e rinnovare i sogni e per questo diversi enti statali sono interessati ad “AfaFti”».
Il contatto con la scuola argentina resterà solo virtuale per i ragazzi di tutto il mondo? «No, c’è un contatto diretto. Il calcio argentino richiede pratica sul campo di gioco.Gli istituti completano il loro lavoro sul campo con la piattaforma tecnologica.C’è una parte pratica e una teorica,con più di 200 lezioni rivolte a ragazzi e ragazze e 170 per allenatori. Tutti questi contenuti sono stati testati da tecnici validati dalla Federcalcio argentina.L’Afa è la prima federazione affiliata alla Fifa che crea un sistema tecnologico per l’apprendimento del calcio per ragazzi a partire dai 6 anni, anticipando così potenze calcistiche come Brasile, Germania,Francia, Spagna, Inghilterra e Italia.Calciatori molto noti come Mascherano, Caniggia e Batistuta visiteranno i luoghi dove sono gli istituti. Messi appoggia questo progetto e i giocatori della Seleccion forniranno testimonianze che aiutino ad allenare il bambino».
La scuola argentina arriverà anche in Italia, a Napoli,dove ha brillato per sette anni la stella di Maradona? «Abbiamo incontrato l’ambasciatore italiano in Argentina e i rappresentanti dell’ambasciata argentina in Italia. Siamo al lavoro per sbarcare con “Afa Fti” a Napoli e in tutta Italia.Non solo con le aperture dei franchising dei nostri istituti: la piattaforma tecnologica insieme alla sua app e al suo e-learning potrebbe essere uno strumento utile per club e accademie che vogliono accedere alla nostra tecnologia».
Cosa può insegnare, a distanza di anni,Maradona a un giovanissimo calciatore? «L’Argentina ha una cultura sportiva costruita attraverso il contributo di ogni calciatore. Il gioco di Maradona ha insegnamenti che erano e saranno senza tempo, davvero eterni. Diego ha creato professionalmente una mistica calcistica,un amore per la maglia che supera i confini, le razze, le religioni e noi cerchiamo di riversarlo in questo progetto».
F. De Luca (Il Mattino)