Dopo la gara d’esordio vittoriosa a Parma, sembrava stesse nascendo una coppia d’attacco fenomenale. Con Dries ad agire come “sottopunta”. E Victor come finalizzatore. La gara con L’Atalanta aveva esaltato entrambi. Lasciando negli occhi di tutti una prestazione top dei due attaccanti. Poi è arrivato il momento delle scelte per Gattuso, che preferiva Zielinski ed alternava i due. Fatale è stata per Osimhen la convocazione con la sua nazionale. A causa di un brutto infortunio alla spalla, si è bruscamente interrotta la sua crescita. Ed il Covid, poi, ne ha allungato l’assenza dai campi di gioco. Pazienza, c’è “Ciro” si dicevano i tifosi. Ma non avevano fatto il conto con la sfortuna. Che colpiva anche Mertens, nella serata del Meazza contro l’Inter. Dove il recordman dei goal in azzurro, si procurava una brutta distorsione alla caviglia. Da quel momento, tutti a contare i giorni per il loro rientro. Ed intanto il Napoli arrancava, nella fase cruciale della stagione. Dove si giocava ogni tre giorni. Gattuso non ha potuto contare sui suoi bomber. Ed i risultati si sono visti. Da un mese a questa parte, sia Mertens che Osimhen sono tornati a disposizione. E, come ampiamente previsto, i risultati ed il gioco del Napoli se ne sono avvantaggiati. Entrambi non sono ancora al meglio della loro forma, ma la staffetta, che nelle ultime apparizioni li ha visti protagonisti, gli permetterà di essere quanto prima al top. Gattuso sembra preferire Dries, per la sua capacità di dialogare con i compagni. E di fare i movimenti giusti, per liberare gli spazi dei vari Zelinski, Insigne e Politano in zona goal. La doppietta di Roma, ha certificato come Mertens sia indispensabile, oggi, per questo Napoli. Sicuramente si avrà, in Osimhen, l’attaccante del futuro. Ma questi dovrà integrarsi ancor meglio nel calcio italiano. E certamente si gioverà anche dei suggerimenti che non gli farà mancare “Ciro” Mertens.
A cura di DAVIDE D’ANGELO