Il futuro, insomma, è dietro l’angolo: del resto il 6 maggio compirà 34 anni e il contratto con il Napoli scadrà nel 2022. fermo restando l’opzione fino al 2023: ha già pensato cosa accadrà, Dries? «In realtà, no. Cioè, voglio giocare e ottenere il massimo il più a lungo possibile, ma non so se vorrò farlo fino a 40 anni come Ronaldo». O Buffon, o Sorrentino. «A volte dico sì e altre no. Non sono sicuro, è difficile: voglio andare avanti finché amerò quello che faccio, anche perché quando sarà finita mi mancherà tutto, ma d’altra parte a volte penso: non ho ancora figli. Se mi fermassi adesso potrei viaggiare, vedere cose nuove… Noi giocatori viviamo un po’ in una bolla: calcio, calcio, calcio. Hotel, partite, voli. Sarebbe divertente un viaggio intorno al mondo, e comunque mi manca enormemente il Belgio. La famiglia. I miei nipoti. Non ho paura che la gente si dimentichi di me». Ma non l’allenatore: «Troppo stress. Quando vedo quegli uomini lì, in piedi, penso che non sia salutare. Quindi no, non lo voglio davvero. I giocatori non hanno quel tipo di stress».
F.Mandarini (CdS)