Il Napoli, dopo il successo contro il Milan, si ripete, sempre in trasferta, sul campo della Roma, con il punteggio di 0-2. A decidere la sfida è stato Dries Mertens con la doppietta. La prima su calcio di punizione, mentre la seconda di testa, dopo la sponda di Politano e ancora prima lo splendido lancio di Insigne. Come sempre super Zielinski, ma anche Demme e Fabian Ruiz. Solo Osimhen non è sufficiente, entrato in campo nervoso e poco determinato, rispetto alla gara contro il Milan. Per i giallorossi solo il palo di Pellegrini che nasce da un errore di concentrazione di Koulibaly.
Ospina 6 -Vola su Cristante, e gli serve per non riaprire subito la partita. Un palo per amico, ogni tanto.
Hysaj 7 – Se ne sta su El Shaarawy (e su Spinazzola), chiude le diagonali, va anche all’arrembaggio e sempre con giudizio.
Maksimovic 6 -Dzeko se ne va una sola volta, poi governa la zona centrale osservando con discrezione. Quello che sbaglia di meno (solo il 7% delle palle giocate).
Manolas (41’ st) sv -Così per sentire l’erba dell’Olimpico.
Koulibaly 6 – Quando si lancia con il suo atletismo riesce a strappare gli «ohhh» dei pochi. Ma sta per mandare Pellegrini in porta.
Mario Rui 6 – A Pedro (se non se ne va in mezzo) dev’essere negata qualsiasi agevolazione, fosse anche un solo centimetro di spazio. Sta lì, come un piantone, ed ossequia le indicazioni. Con Carlos Perez fa le stesse cose.
Fabian Ruiz 7 – Quando qualcuno arriva in pressione, lui, ops, un tocchetto e via, allungandosi nella sua eleganza che spacca. E’ luce che illumina, anche con il fresco Villar.
Demme 6,5 – Il centro di gravità permanente. Non sta mai alla periferia della sfida. Mai.
Politano 6,5 – Ibanez non lo sente, non lo trova, gli va via alle spalle (sullo 0-2) o frontalmente. Poi è «tattico».
Lozano (28’ st) sv -Un esame per i muscoli, in pratica.
Zielinski 7 – Strozza la prima uscita di Pellegrini, taglia le linee come vuole. La punizione che vale lo 0-1 nasce da una veronica bella e velenosa. Poi ci aggiunge sacrificio nelle chiusure.
Elmas (28’ st) sv – Modello-zanzara, per dar noia.
L. Insigne 6,5 -Il lavoro sporco, con umiltà, e la sventagliata per aprire il campo e arrivare sino a Politano. Mica poco.
Bakayoko (41’ st) sv – Il tempo per rompere il ritmo.
Mertens 7,5 – Il «falso» Mertens non spreca (24’ pt) quel contropiede, e il «vero» Mertens la mette con il tiro a Ciro, nell’angolo libero. E poi a porta vuota ritrova una doppietta 18 mesi dopo.
Osimhen (21’ st) 5,5 – Le «carezze» lo rendono litigioso.
Gattuso (all.) 7 – Si prende l’onere della partita la manipola e la orienta attraverso il palleggio nella metà campo avversaria. Una prova di forza.
A. Giordano (CdS)