Un’impresa a colpi di record nel segno dell’azzurro. Il Napoli conquista la storica promozione in serie A di futsal con due giornate di anticipo e con due turni ancora da recuperare. Una marcia trionfale, 18 vittorie in altrettante partite, 105 reti segnate, in un crescendo di prestazioni e risultati in appena cinque mesi di campionato, dal 3-2 al debutto contro il Cosenza al netto 7-0 di ieri contro la Città di Melilli. Un progetto vincente per un club nato nel 2012 con il nome di Fuorigrotta, per volere del presidente Serafino Perugino, imprenditore del settore musicale. Il percorso è stato netto: successi con la Juniores, poi nei campionati regionali, la promozione in A2 e l’interruzione del torneo a causa del Covid, che ha impedito alla società di giocare i playoff. La dirigenza non si è arresa, ha cambiato denominazione, diventando Napoli, per la voglia di rappresentare l’intera città. E ieri, finalmente, l’esplosione di gioia.
ESULTANZA IN DIFFERITA
I ragazzi di Basile hanno definito la pratica Melilli in poco tempo: in 7’ è già 4-0, 5-0 alla fine del primo tempo, tanto per far capire che aria tirava. Finisce la partita e inizia la snervante attesa: l’antagonista Polistena (battuta a domicilio dagli azzurri a gennaio) è ancora in campo contro Cosenza, serve che non vinca per brindare alla massima serie. Trenta minuti surreali: squadra e staff tecnico in campo, dirigenza negli spogliatoi: tutti a guardare la gara sugli smartphone. Sono minuti concitati: il Cosenza è sotto di 3-2 a 2’ dalla fine, poi il ribaltone con il 4-3 finale per i calabresi. Al fischio finale scoppia l’entusiasmo straripante nel Palacercola, la casa del Napoli: nonostante l’assenza dei tifosi è un momento di enorme felicità. Abbracci e cori, esultano con le lacrime agli occhi tutti i giocatori di questa squadra, da Fortino a Turmena (77 gol in tre anni col Napoli), dal nazionale italiano Arillo (napoletano doc) al titolato Foglia (campione d’Europa nel 2003 e Pallone d’oro) sino a Ganho.
LA DEDICA La società aveva prefissato la promozione, l’entusiasmo però commuove il presidente Perugino: «Un’emozione incredibile e difficile da raccontare, ringrazio ogni membro di questa grande famiglia. La dedica è per il nostro Marcolino, ragazzo del settore giovanile scomparso due anni fa. E ora sotto con la serie A». Di rimando il figlio, il capitano Nando Perugino: «Abbiamo fatto la storia con 18 vittorie di fila, siamo un gruppo fantastico». E infine l’allenatore Piero Basile: «Compiuta un’impresa fuori dal comune».
Dario Sarnataro (Il Mattino)