Il percorso post Covid, il Napoli ha voluto che avvenisse in un certo modo

Un iter personalizzato per il recupero post-Covid. In gruppo per ritrovare, oltre che la condizione, anche la chimica con i compagni. Un incastro con il programma personalizzato che ha condotto, ad esempio, alla performance vista contro il Milan per Koulibaly e Fabian. Step graduali, di intensità crescente. Il Napoli si avvale di un professionista del calibro del dottor Rescigno che si occupa solo dei calciatori infortunati. La valutazione inizia con l’analisi del periodo di stop: si registra se e come l’atleta ha svolto lavoro a casa, che tipo di lavoro ha svolto, che tipo di attività ha fatto. Da lì, anche durante il percorso che ha condotto all’idoneità, sono stati sezionati allenamenti e prestazioni: tanto per capirci, vengono elencati e valutati ogni salto ed ogni scatto effettuati. Nel periodo gennaio-febbraio, tra casi-Covid ed altre problematiche fisiche, la misurazioni dei valori della forza espressa negli allenamenti ed in partita lanciava segnali allarmanti. A marzo, questo trend si è quasi invertito, gli standard di forza sono tornati ad esser importanti nella maggior parte del gruppo azzurro. Questo perché da Kalidou a Fabian, tutti i giocatori, seguono la parte tattica a Castel Volturno, nello stesso training center mentre nelle proprie abitazioni c’è un lavoro personalizzato teso ad esaltare le singole caratteristiche. Sono gli allenamenti lontano dall’allenamento ad aiutare nella marcia in più.

Marco Giordano (Il Mattino)

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