In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Massimiliano Gallo, direttore de Il Napolista: “Quello che Enrico (Enrico Turcato ndr) definisce “ente”, è lo stato. È un problema del calcio. Il calcio non capisce che c’è uno stato e che la tutela della salute pubblica deriva dagli stati. Il calcio non ha capito che c’è una pandemia. Nel momento in cui la salute pubblica è messa in pericolo da un campionato, come quello di bridge, è normale che il campionato si ferma. Quando scende in campo un’ASL, come in Juventus-Napoli, dove c’era un pericolo di focolaio, è normale che il campionato viene interrotto. È un miracolo che il campionato stia andando avanti. È chiaro che non c’è uniformità perché il calcio non si è comportato come l’NBA. L’NBA si è assunto una responsabilità. Il campionato si è fermato come la scuola. Non c’è uniformità tra la scuola di Napoli con quella di Pordenone. Alcune società hanno voluto difendere il protocollo. Il calcio di fronte alla salute, conta zero. È una situazione di precarietà che coinvolge tutti, poiché non c’è stata la creazione della bolla come in NBA il calcio deve sottostare. Juve-Napoli? La sentenza del CONI non è clamorosa, ma sono clamorose le sentenze precedenti.