«Siete stati straordinari», dice Gattuso. «Ma restiamo con i piedi per terra, ma questa vittoria ve la siete meritata». Già, bisogna stare dentro Gattuso per capire il suo stato d’animo. Non sono tre punti, questi, sono una sentenza di Cassazione. Vince perché ha la squadra quasi al completo, vince dopo che ha smesso di giocare ogni tre giorni senza mai allenare, provare uno schema. Ecco, ha tutti i motivi per essere contento. Anche se nulla è fatto: perché la lotta per la Champions è entrata nel vivo e il Napoli ha mostrato di saper giocare a calcio ma di saper anche soffrire. «Abbiamo annusato il pericolo», avrebbe detto Ringhio. Che è in silenzio stampa, assurdamente, ma tant’è. De Laurentiis non è riuscito a raggiungere la squadra: in tempi di pandemia, l’aeroporto di Ciampino chiude presto e lui stamane ha impegni importanti (ovviamente sul tema dei fondi e dei diritti tv). Ma si è mostrato in volto, con una videochiamata prima del match: un po’ per scaramanzia, perché il rito sembra funzionare, un po’ perché sente davvero lo spirito della rimonta. Luci a San Siro allora. E poco importa per Gattuso che forse ha tagliato fuori il suo Milan dalla lotta per lo scudetto. Così va il mondo, così va la vita. P. Taormina (Il Mattino)