Il campionato di serie A femminile è fermo, visti gli impegni della Coppa Italia, semifinali d’andata, ma le altre squadre si preparano per tornare in campo. Tra queste anche il Napoli di mister Alessandro Pistolesi. Il d.g. del club azzurro Nicola Crisano è stato intervistato sul momento della squadra. “Siamo tornati da Milano contenti, con il bicchiere mezzo-pieno. Per la partita che abbiamo fatto, avremmo meritato di vincere. Una prestazione eccellente: tutte le loro ripartenze sono state chiuse e il nostro portiere non è stato mai impegnato, se non per poche conclusioni distanza. E’ stata la prima partita in cui ero sicurissimo di fare punti. L’abbiamo organizzata benissimo, a partire dai mezzi di trasporto (treno di prima classe, con il pullman che ci ha raggiunto a Milano), fino alla preparazione sul campo. Elogio Pistolesi, il suo staff e tutte le giocatrici, anche quelle in tribuna, che hanno incitato le compagne. La squadra ha qualcosa in più dopo l’arrivo di Pistolesi, senza togliere nulla al percorso straordinario di Marino dalla C alla A. Ma Pistolesi ha portato entusiasmo e un gioco diverso: meno manovra e più concretezza. Le ragazze seguono alla lettera lui, il suo vice Giacomo Dani e tutto lo staff. Ce la giocheremo fino alla fine: Milano è stato un segnale importante. Potevano essere tre punti, contro squadra con giocatrici di primo livello. Ora abbiamo due partite in casa, contro Florentia ed Empoli. Il mister conosce molto bene entrambe le squadre, soprattutto l’Empoli – che è casa sua. Le nostre rivali-salvezza di San Marino, invece, avranno davanti Sassuolo e Roma. La squadra ha qualcosa in più dopo l’arrivo di Pistolesi, senza togliere nulla al percorso straordinario di Marino dalla C alla A. Ma Pistolesi ha portato entusiasmo e un gioco diverso: meno manovra e più concretezza. Le ragazze seguono alla lettera lui, il suo vice Giacomo Dani e tutto lo staff. Ce la giocheremo fino alla fine: Milano è stato un segnale importante. Potevano essere tre punti, contro squadra con giocatrici di primo livello. Ora abbiamo due partite in casa, contro Florentia ed Empoli. Il mister conosce molto bene entrambe le squadre, soprattutto l’Empoli – che è casa sua. Le nostre rivali-salvezza di San Marino, invece, avranno davanti Sassuolo e Roma. Quando sono arrivato, il presidente Carlino (che già mi conosceva bene per le vittorie che abbiamo condiviso nel calcio maschile) si è fidato e affidato alla mia maniacalità. Ho cambiato varie figure e chiamato dei grandi professionisti: si pensi a Bruno Iovino e Claudia di Sora, due segretari con esperienze importanti alle spalle. E poi in società ci sono amici che già conoscevo, come Tripodi e Panza. L’addio che c’è stato nelle scorse settimane (dell’ex d.s. Gianni D’Ingeo, n.d.r.) è frutto di una diversità nel metodo di lavoro rispetto a me. Credo che la sua avventura fosse già al capolinea da qualche tempo, ma lo ringraziamo per lavoro svolto: ha diretto molto bene il club in B. Però quest’anno qualcosa non andava: Carlino mi ha chiamato, vincendo il mio iniziale scetticismo verso il mondo del calcio femminile, che non conoscevo. E ora me ne sono innamorato. Al momento la società è unita e ben organizzata; ci mancano però due cose fondamentali: i punti e la fortuna, che ancora non ci ha baciato. Premetto che siamo in bolla per un caso di Covid (Martina Fusini, n.d.r.) e quindi stiamo vivendo una sorta di “ritiro obbligatorio”. Ma la cosa bella è che il Mister non ha concesso nessun giorno di riposo dopo la partita contro l’Inter e la squadra non riposerà mai fino alla gara di San Gimignano. Credo che sarà la sfida della vita: dobbiamo battere una squadra che viaggia con numeri diversi dai nostri, ma siamo convinti che possiamo giocarcela, per andare a caccia della salvezza”.
Fonte: ilcalciofemminileicf.com