Esclusiva- Nicola Sparaco (preparatore portieri): “Costruzione dal basso? Credo si debba verticalizzare direttamente sulle fasce”

Quest’oggi in esclusiva ai microfoni de ilnapolionline.com è intervenuto Nicola Sparaco, ex portiere tra le altre della Casertana e preparatore dei portieri, ecco le sue parole:

Quali sono state le sue esperienze nel mondo del calcio? “Ho iniziato a 17 anni con il Gladiator in Serie D, dopo 2 anni sono andato ai Giovani Lauro in promozione, vincendo 2 campionati con loro. Da lì poi sono dovuto scendere di categoria a Frattamaggiore vincendo un campionato, poi dopo all’Arzanese conquistando l’Eccellenza, in seguito Capua, Succivo, Vitulazio e infine a San Marco Evangelista. A  San Marco sono sceso in seconda categoria, perchè c’era un bel progetto, e raggiunsi il record di reti inviolate, mantenendo il cleen sheat per ben 12 partite. In questo momento gioco per l’Intersociale a Napoli del mister Montesano che ringrazio.

Lei ha fatto le giovanili nella Casertana, come giudica il calcio giovanile di adesso rispetto a quello degli anni novanta? “Oggi gli allenatori sono più preparati, ma non lasciano giocare i ragazzi e vogliono che i ragazzi fanno solo quello che vogliono, senza farli esprimere, facendo uscire il talento. Il calcio giovanile degli anni novanta, lasciava più spazio ai ragazzi, anche perchè il livello degli allenatori era più basso e usciva subito fuori il talento dei ragazzi”

Cosa ne pensa della costruzione dal basso? “Io sono stato portiere e credo che un portiere debba saper giocare con i piedi, ma credo anche che l’azione si deve subito verticalizzare sulle fasce, senza troppi passaggi all’indietro. Per esempio il Milan gioca subito sulle fasce e così velocizza il gioco e lo rende più fluido. Facendo così con 2-3 passaggi vai in porta”

Cosa ne pensa dell’alternanza Meret-Ospina nel Napoli e secondo lei chi dovrebbe essere il titolare? “Io penso che Gattuso sia un grande allenatore, ma non si può alternare i portieri, perchè il portiere deve avere fiducia e continuità, altrimenti fanno troppi errori. Sono entrambi bravi, e quindi è difficile scegliere, ma credo che uno dovrebbe giocare in campionato e uno nelle coppe, come fanno tutti. Ospina con il Bologna ha fatto un errore madornale a passare il pallone a Demme, perchè era di spalle.”

Cosa ne pensa della stagione del Napoli? “Direi che è stata difficile, a causa della pandemia, alcuni giocatori sono abituati a giocare con il pubblico e sono irriconoscibili, nonostante la rosa sia competitiva. Per non parlare degli infortuni. Noi pensavamo che il Napoli poteva vincere lo scudetto, ma non abbiamo la panchina adatta. L’Inter per esempoio, ha una panchina molto competitiva e si possono fare 2 squadre quasi dello stesso livello. Stasera spero di vedere una bella partita contro il Milan”

Cosa consiglia ai futuri portieri? “Di non pensare a nessuno quando sbagliano, di allenarsi con continuità ed avere un obiettivo e guardare avanti”

Lei ha organizzato un progetto presso l’oratorio di San marco Evangelista? “Sì, è un progetto molto bello con 70 iscritti tra bambini e ragazzi, per insegnargli il gioco del calcio. Abbiamo costruito un campetto con erba sintetica e sistemato l’oratorio. Vorrei ringraziare il parroco Don Fernando e tutti i miei collaboratori per ciò che hanno fatto e per avermi aiutato a rendere realtà questo progetto”

Intervista a cura di Gianpaolo Volpicelli

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