Renica, una rosa per il “suo” capitano e quella maglia gloriosa…

Renica, probabilmente uno degli ultimi veri “liberi”. Ha giocato con Maradona, era suo amico. E quando parla del Napoli lo fa sempre in maniera “partecipativa”. Porta avanti teorie molto chiare e decise: «Primo: squadra e tecnico vanno giudicate in queste settimane, quando finalmente saranno rientrati tutti gli infortunati, il Napoli al completo tornerà quello competitivo di inizio stagione. Secondo: è mancato il salto di qualità quest’anno perché manca un vero bomber, perché Lukaku, Ibrahimovic, Ronaldo nelle loro squadre fanno la differenza. Terzo: i giocatori devono metterci più concentrazione, più cattiveria agonistica, dimostrare massimo attaccamento. Ho visto errori dovuti alla distrazione che ai miei tempi nessuno avrebbe mai commesso. Ci vuole grande rispetto perché quella azzurra è una maglia storica e gloriosa». Quell’amore che ha spinto ieri Renica a far visita al murale di Maradona ai Quartieri Spagnoli. Nella mano destra una rosa rossa, la mano sinistra sul cuore: «Capitano mio, non ti dimenticherò mai».

Il Mattino

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