L’editoriale di MImmo Carratelli sul CorrSport:
“Dopo avere giocato dall’inizio dell’anno 19 partite in due mesi e poco più con infortuni e indisponibilità varie (11 presenze di Osimhen in 26 partite di campionato), sballandosi in difesa, mai trovando la quadra a centrocampo (4-2-3-1, 4-3-3, 4-4-2) e allestendo attacchi di fortuna, il Napoli rinfrancato in qualche modo dall’avere finalmente l’intera “rosa” disponibile deve recuperare il mal perso e disperso (11 punti in casa, 17 fuori) per l’assalto al quarto posto, traguardo superstite di una stagione grigia. Mancano 12 giornate alla fine. Sarà che non è mai troppo tardi, ma sembra tardissimo.
Dato per scontato che Inter e Milan faranno corsa a due per lo scudetto, i restanti due posti per l’accesso alla prossima Champions sono nelle mani e nei piedi di Juventus e Atalanta. Spodestarle? Non basta al Napoli una impresa, servirebbe il tracollo di una delle due squadre. Succede, poi, che nella stagione complicata del Napoli, complicatissima è la prima diretta rincorsa al quarto posto nella prossima settimana contro le concorrenti alla piazza Champions. Il calendario assegna alla formazione azzurra di giocare consecutivamente (ancora in sette giorni) contro Milan, Juventus e Roma sui loro campi. Più difficile di così impossibile architettarla.
Problema di fondo: il Napoli ha la forza di sostenere l’arduo assalto? Da squadra ondivaga quale è stata sinora, no. Nei confronti diretti già giocati fra le prime sette del campionato, il Napoli ha raccolto 9 punti in sette partite. Peggio ha fatto solo la Roma. Se questo “precedente” ha un valore, suona già condanna per gli azzurri. Ma una riscossa, sulla carta, non si nega a nessuno. Non la si nega al Napoli se è veramente tornato Osimhen, l’attaccante dirompente che più di tutti è mancato a Gattuso e che, nella partita contro il Bologna, è sembrato sulla strada di un incoraggiante recupero.
Osimhen, Insigne, Zielinski, Lozano (se ci sarà) possono confezionare l‘impresa. Ma, ahi, la difesa saprà difendere? E, soprattutto, la squadra si libererà dal terrore ormai continuo e incorreggibile di sbagliare finendo con lo sbagliare? Ogni calcolo è inutile. Bisogna osare. Col recupero di Osimhen il contropiede è l’arma migliore, ma la fortezza difensiva è tutta da inventare. Non c’è dubbio, comunque, che il Napoli indecifrabile di questa annata si esprime meglio se non è costretto a “fare gioco”, troppo lenta, indecisa e prevedibile la sua manovra per arrivare alla porta avversaria. Se dovesse reggere all’”urto” di Milan, Juventus e Roma, come è successo nell’1-0 alla Juve e nel lontano 4-0 alla Roma, una minima chance potrà maturare per il quarto posto colpendo di rimessa. Può risultare complice la Champions togliendo energie a Juve e Atalanta.
Piazzare il primo colpo a San Siro domenica contro il Milan può avviare la missione impossibile. Ai rossoneri mancheranno pedine importanti (Ibra, Calhanoglu) e la squadra sarà reduce dalla “battaglia” di Europa League all’Old Trafford contro il Manchester United (giovedì). Varrò doppio, poi, il confronto a Torino contro la Juventus e più accessibile la sfida con la Roma. Ma sempre di tre salti mortali si tratta”.