Dal Mapei al Mapei. Altra porta, altro rigore e altro risultato, certo, ma la rabbia resta: e niente lacrime questa volta, lui ha fatto tutto a dovere fino all’ultimo istante, ma quando l’arbitro ha fischiato la fine della partita con il Sassuolo, un 3-3 che più rocambolesco non si può, Lorenzo Insigne è scoppiato. Incavolato nero, a giusta ragione, con tanto di calcione a una bottiglietta d’acqua; bis a un cartellone pubblicitario rientrando negli spogliatoi; e parole di stizza (circola un video dove dal labiale si intuisce un severo apprezzamento: “che squadra di m…”). Soprattutto nei confronti dei compagni. Da registrare anche un vivace scambio di battute con Gattuso, a quanto pare una condivisione dello sfogo, della delusione, ma al di là del legittimo rammarico di chi ha capito di aver sciupato una chance d’oro in chiave Champions, a tempo ormai scaduto e per una serie di ingenuità impressionanti, restano i fatti. In sintesi: carica, assist e gol su rigore. Pesantissimo, tra l’altro, nonché realizzato in quello stesso stadio che il 20 gennaio aveva fatto da sfondo al famigerato errore dal dischetto in Supercoppa con la Juve. Questa volta la trasformazione del capitano è stata perfetta, per carità: ma il finale della serata di squadra, beh, è da rivedere. Fabio Mandarini (CdS)
Per il video del CdS clicca qui