La buona notizia, comunque, è che Insigne c’è. C’è e si vede, sempre più, sul palco dei piani alti della storia azzurra e della stagione. Numeri in crescita: 11 reti stagionali in campionato, come nessuno del Napoli, e 77 in carriera, uno meno di Cavani; 101 in totale, in tutte le competizioni, da quando indossa la maglia che per lui equivale alla pelle. Già: prima ancora di essere un giocatore e il capitano, Lorenzo è un tifoso ed è il rappresentante unico della città: ecco perché, probabilmente, sente più d’ogni altro il peso della situazione e meno degli altri riesce a frenare gli sfoghi. Capita, comunque. E del resto non c’è neanche il tempo di fermarsi a rimuginare: domenica è di nuovo campionato, arriva il Bologna, e al Maradona andrà in scena un’altra tappa Champions. Da sfruttare meglio, molto meglio.
F. Mandarini (CdS)