Per Zielinski gli esami non finiscono mai: test sulla conoscenza della lingua italiana

Piotr Zielisnki è in Italia da quasi 10 anni, da quando, nel luglio del 2011, l’Udinese lo prelevò per pochi euro dal Lubin. Arrivò dalla piccola Zabkowice Slaskie, comune della Polonia sud occidentale, alla Serie A, senza neppure aver compiuto 17 anni. Oggi Zielisnki è un uomo che aspetta un figlio e che ha messo radici a Napoli, in particolare nella sua Varcaturo. Questo uno dei motivi per cui ha deciso di acquisire anche la cittadinanza italiana: una strada anche per consentire di usufruire di questo status anche al bambino in arrivo. Da qualche tempo, l’interno partenopeo ha iniziato il percorso burocratico. Nel mezzo di questo percorso fatto di scartoffie varie e di infiniti iter burocratici c’è qualcosa di più concreto. Ieri mattina, alla Federico II, lì dove ha sede un distaccamento dell’Università Roma 3, c’è stato un esame da sostenere: il B2, un test di conoscenza della lingua italiana di un livello più alto e complesso di quel B1 divenuto ormai noto per l’inchiesta che la magistratura di Perugia ha avviato sullo svolgimento dello stesso da parte Luis Suarez e che ha coinvolto i vertici dell’Università per Stranieri del capoluogo umbro e che ha visto tra gli indagati anche Fabio Paratici, uno dei più alti dirigenti della Juventus. Marco Giordano (Il Mattino)

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