In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Paolo De Paola, giornalista: “Gattuso ha una stampa migliore di Mario Draghi? Sì però sta subendo duri scossoni. Non mi sembra che oggi sia così in auge. C’è un genere di allenatori, che catturata l’accondiscendenza è difficile rompere questo rapporto. È un legame nocivo. L’allenatore spesso se ne approfitta e lo fanno anche alcuni giocatori. Il giornalista si acquieta e in qualche modo fa da promotore di questo personaggio, quando dovrebbe avere una visione critiche. Nelle varie piazze in cui sono stato, si creano a volte questi rapporti sbagliati. Il giornalista amico di un allenatore, di un giocatore, ma il problema è l’assoluta mancanza di critica e questo è un problema. È molto meno del pagamento del pranzo, è solo la telefonata. Per alcuni colleghi ti allunga la carriera. Colleghi? Io riscontro atteggiamento critico anche in voi che non lo smarrite mai. A volte trovo invece un atteggiamento fideista. Cosa vuol dire far passare il periodo nero! Colpe di De Laurentiis? Il cerchio si chiude quando da parte della squadra, si cerca solo il rapporto fideistico. A me spesso da Tuttosport è capitato di essere escluso da conferenze aperte a tutti. Anche da parte del Napoli si cerca la stampa amica. La stampa amica, la mancanza di delega e di ruolo che è fondamentale tra la presidenza e la squadra. Mancando questo, il capriccio del presidente emerge su tutto. Questo è sbagliato, perché ti dà l’idea di una pochezza, che riducono anche l’impatto stesso della società. Allargo questo ragionamento alla Lazio e a Lotito. Io nella Lazio battuta all’Olimpico ho rivisto una visione un po’ condominiale. La Lazio ha fatto bene nel proprio vicinato, ma davanti al Bayern abbiamo visto una squadra impaurita”.