Il momento del Napoli non è dei migliori, anzi tra infortuni e risultati non c’è una situazione semplice per Gattuso e la squadra. Questa sera c’è il return-match di Europa League contro il Granada per provare a ribaltare il 2-0 in Spagna. Ilnapolionline.com ha intervistato l’ex portiere ed ora opinionista Sky Nando Orsi.
Lei questa sera commenterà Napoli-Granada allo stadio Diego Armando Maradona? C’ un aneddoto che lo lega al “Pibe de Oro”? “Per me incontrarlo da avversario fu un vero privilegio, così penso anche per qualsiasi giocatore. Lui era unico, mi fece anche un paio di gol stupendi, perciò di Diego non ho aneddoti, ma solo ricordi straordinari di un campione eccezionale”.
Da ex portiere come vede questo dualismo Meret-Ospina nel Napoli? “Premesso che tutti e due stanno facendo molto bene il ruolo di portiere, senza commettere errori, anzi spesso sono stati decisivi, io non sono favorevole a questo dualismo. Detto che non è l’estremo difensore il problema di questa squadra, ma credo che in una squadra ci deve essere un portiere titolare. E’ una scelta di Gattuso, quindi la rispetto. Vediamo a fine anno e si tireranno le somme”.
In questo momento il tecnico Gattuso è l’unico criticato in un momento non semplice della squadra. Lei che cosa ne pensa in merito? “Nel calcio spesso e volentieri gli allenatori vengono criticati o messi in discussione quando non vengono i risultati. Per me Gattuso aveva anche iniziato bene, aveva ridato carattere, vinto la Coppa Italia e giocata una finale di Supercoppa italiana. Non risultati straordinari, ma comunque sufficienti. La squadra a mio avviso, oltre le assenze, non riesce ad esprimere al meglio le proprie qualità. Mi auguro che tra giocatori recuperati e una forma migliore si possa fare bene da qui a fine anno”.
Questa sera sarà al commento per la sfida Napoli-Granada di Europa League. Che tipo di gara dovranno fare gli azzurri per ribaltare il 2-0? “Detto che non sarà semplice ribaltare il 2-0 in Spagna, credo che ci voglia un Napoli aggressivo sin dal primo minuto. E’ chiaro che le assenze saranno tante, ma bisognerà avere un atteggiamento diverso. Gli iberici non hanno nella difesa il loro punto di forza, anzi hanno incassato 40 gol in campionato, perciò bisognerà aggredirli e non mollare fino alla fine della gara. Non è semplice, ma bisognerà provarci”.
A suo avviso perché il calcio italiano nelle coppe europee fanno fatica ad imporsi? “Non dobbiamo vedere solo la sconfitta della Lazio in casa contro il Bayern Monaco per 1-4, ma credo che ci siano diverse componenti. Intanto c’è una differenza fisica, dove noi spesso facciamo fatica a reggere l’urto, poi anche tecnica, visto che le squadre europee, nonostante le assenze, hanno calciatori migliori dei nostri. Bisognerà secondo me arrivare a queste partite al massimo e invece spesso questo lo paghiamo”.
Infine le vorrei chiedere di Napoli-Benevento. Che derby si aspetta domenica? “Bisognerà capire come il Napoli arriverà alla sfida contro il Benevento, dopo l’impegno europeo contro il Granada. E’ chiaro che la condizione fisica e mentale non saranno al massimo, senza contare se ci saranno o meno recuperi degli infortunati. Il Benevento ha imparato dagli errori del passato, è una squadra solida e le big faticano a batterla. Sarà una sfida equilibrata, ma il Napoli se gioca come sa, può fare sua la sfida contro i sanniti”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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