Si è visto, nonostante la sonora sconfitta, un Napoli concentrato non svagato come a Granada

 Ma non è bastato e la fotografia della resa anche in questa partita è nell’azione del primo gol: dalla fantastica giocata di Muriel sulla sinistra al colpo di testa di Zapata – sempre lui, quello scaricato quattro anni fa dal Napoli – che con i suoi 186 centimetri sovrastava Rui, che ne ha 18 in meno. I dati della partita sono una condanna: 15 tiri dell’Atalanta e 5 del Napoli, 7 contro 4 nello specchio della porta.
C’è in questo momento una differenza di condizione fisica e psicologica rispetto alle altre squadre in corsa per la Champions. Tra gli azzurri e il quarto posto ci sono tre punti, la Lazio e la Juve, che gioca stasera contro il Crotone. Con queste risorse non si può immaginare un sorpasso. Aspettare il rientro degli infortunati è doveroso, ma può bastare? Si attendeva con ansia Osimhen ma le prestazioni sono state modeste. E il problema potrebbe non essere soltanto la condizione fisica da ritrovare dopo tre mesi senza partite perché è imbarazzante Victor, giovane attaccante su cui De Laurentiis vorrebbe costruire il futuro del Napoli. Il nigeriano deve dare un segnale. Si è visto nell’area atalantina al 35′ con un colpo di testa, deviato dal portiere Gollini, poi basta.

Fonte: F. De Luca (Il Mattino)

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