Il Napoli esce sconfitto da Bergamo contro l’Atalanta perdendo per 4-2, cercando di stare aggrappato alla partita, ma gli errori in difesa hanno fatto la differenza. Dopo una prima frazione senza correre rischi eccessivi, nella ripresa arriva il gol di Zapata. Sulla rete del colombiano, male Mario Rui che si perde il marcatore. Gli azzurri pareggiano con una prodezza di Zielinski che calcia al volo su splendido assist di Politano. La partita però purtroppo è scandita dalle disattenzioni della difesa e in questo caso è Di Lorenzo che si perde lo scatenato Gonsens. Poi, dopo la parata di Gollini su Insigne, arriva l’errore di Bakayoko e il gol di Muriel. La gara però resta viva e su cross da corner di Politano, deviazione sfortunata di Gosens nella propria porta. Il match sembra riaperto, ma poi Romero lo richiude di testa su azione da corner. Sconfitta che fa male per gli errori difensivi, ma a tratti la squadra ha retto con le tante assenze. Secondo il CdS Zielinski, Politano e Fabian Ruiz, i tre che si salvano, malissimo invece Bakayoko a centrocampo.
Meret 5,5 – Poverino, senza giubbotto anti-proiettile. I pugni su Gosens l’aiutano personalmente e responsabilità dirette non ne ha. Magari non riempie l’area
Di Lorenzo 4,5 – Il giallo (6’) si trasforma in peso o magari no: però quando Muriel lo punta e quando Gosens spunta alle spalle lui è immobile come una statua.
Rrahmani 5 – E’ ordinato fino a quando Muriel non lo fa salire sulla giostra e chiude con il “mal di testa”.
Maksimovic 5 – E’ difficile essere difensore contro le onde anomale che ti travolgono.
Koulibaly (33’ st) sv – Entra e finisce.
Mario Rui 4,5 – Va in sofferenza, trema (17’) ma Di Bello e il Var l’aiutano, e su Zapata deve arrendersi (ovviamente) sia sul gol che sull’assist.
Ghoulam (33’) sv – Neanche la possibilità di scaldarsi.
Fabian Ruiz 6 – In una scelta a lungo ossessivamente passiva, lo spagnolo va a sporcarsi nella interdizione e si trova solo.
Bakayoko 4,5 – Ha da guardare una serie di indemoniati che assaltano il fortino l’errore sul 3-1 nasce da quella pressione.
Politano 6 – Fa soprattutto l’interlocutore su Freuler, arricchendo la mediana e poi staccandosi per osare.
Zielinski 7 – Quando entra in scena, abbaglia, e il gol rientra nelle bellezze del suo calcio.
Lobotka (39’ st) sv – Pochi battiti.
Elmas 5 – Ha dentro di sé il sacrificio e lo mette a disposizione del Napoli, ma non gli basta.
L. Insigne (7’ st) 5 – Il dolore dev’essere più forte e la sua presenza è ornamentale.
Osimhen 5 – La partita passa in secondo piano rispetto alla paura del 90’. Sono secondi, anzi minuti, di terrore.
Gattuso (all.) 4,5 – Lui è l’autista del pullman che guida dalla panchina urlando nel vuoto. Oltre i due gol (uno offerto), c’è il deserto.
A cura di A. Giordano (CdS