E’ conseguenza di un malessere. Ed è il capo della comunicazione, Lombardo, ad avvertire squadra e tecnico che è stato deciso il silenzio stampa. Non è la prima volta che il Napoli sceglie di restare “muto”, ma si tratta, inevitabilmente, di una spia che si accende: vuole dire che la pazienza di De Laurentiis sta per arrivare al capolinea. Successe anche con Benitez e Sarri, prima dei saluti. Ora è la volta di Gattuso che di sicuro non aveva paura di andare dinanzi alle telecamere e parlare. Almeno per spiegare, chissà, i cambi su calcio d’angolo. Sono i tifosi quelli che hanno smarrito fiducia e speranza, e tra cui prevale il pessimismo. A volte nel calcio, cambiare gli allenatori serve a scuotere truppe recalcitranti, a togliere alibi. Ecco perché De Laurentiis non ha voglia di esonerare Gattuso. Ma i risultati troppo negativi non possono essere sottovalutati. Certo, non deve essere facile lavorare tra le presunte voci di addio e le vere voci di infortuni di vario tipo.
Il Mattino