A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Atalanta-Napoli

Approfondimento su Atalanta-Napoli

Atalanta-Napoli- In settimana sia gli orobici, in casa contro il Real Madrid, che i partenopei (nel ritorno col Granada) saranno impegnati in Europa.

Era una sorta di spareggio quello disputato ieri tra Atalanta Napoli, nella caccia a un posto Champions con i ragazzi di Gattuso chiamati a riscattare una prova “indecente” in Spagna contro un avversario in grado di realizzare due reti senza neanche averne troppa voglia. E alla fine il Napoli incassa la sesta sconfitta nelle ultime dodici gare.

Ecco gli spunti del match:

  • Il passaggio invertito: il Napoli è l’unica squadra che fa miriadi di passaggi e quasi tutti all’indietro. Ieri è stato davvero imbarazzante vedere i due centrali e i terzini continuare a chiamare in causa un Meret che ad ogni pallone toccato manifestava uno sguardo di paura. Un’ idea insulsa e davvero stupida che ci riporta indietro di almeno dieci anni ai tempi del Bari di Ventura.

 

  • Non più di due: leggete la formazione iniziale degli azzurri e scoprirete che tranne Politano e Zielinski nessuno in questa squadra aveva fatto più di due gol in campionato. Anzi proviamo a dare i numeri in modo ancora più preciso: i quattro difensori sono a quota zero, i due centrocampisti centrali arrivano a due e gli altri del tridente offensivo hanno realizzato tre reti. Ovvero cinque gol su otto calciatori di movimento, non sarà un caso che ieri le marcature azzurre sono arrivate sull’asse Politano-Zielinski e con un autogol.

 

  • Il colpo di genio: ieri Gattuso sul 3-2 per l’Atalanta ha tirato fuori dal cilindro un’autentico colpo da fuoriclasse: sostituire due difensori sul calcio d’angolo per gli avversari. Inutile raccontare che quella sciagurata scelta (a Coverciano dovrebbero averlo spiegato che non vanno fatti cambi su situazione di attacco avversario) ha chiuso la partita e sancito l’ennesima sconfitta dei partenopei.

 

  • Il diamante da bigiotteria: a Napoli è facile passare dall’entusiasmo alle crisi di nervi e viceversa anche nei giudizi sui calciatori. E allora è bastato che Elmas facesse un paio di mezze prestazioni buone per definirlo un “diamante grezzo”. A mio avviso questo ragazzo, anche giocando con continuità, ha dimostrato un’ involuzione preoccupante e scarsissima personalità. Mai uno spunto, mai una bella giocata di squadra e soprattutto mai un’idea. In alcuni momenti ricorda il Rog utilizzato da Sarri che non era né carne né pesce. Varrà la pena a giugno puntare ancora su di lui?

 

  • Il fuori tutti: no non è una pubblicità promozionale per convincervi ad acquistare un elettrodomestico, ma soltanto una personale idea. Credo che sia arrivato il momento che il Napoli saluti tre seri professionisti come Rui, Hysaj e anche Di Lorenzo e riduca l’intensità di rapporti col suo procuratore. Nulla da dire circa il lavoro impeccabile di chi rappresenta questi calciatori, ma semplicemente sono stufo di farmi raccontare ogni lunedì sulle radio napoletane quanto i suoi assistiti siano forti. È tempo di modificare anche questi rapporti..

 

  • La nuova figura societaria: si la SSC Napoli è una società snella con pochissimi dirigenti, ma da anni all’interno del club è presente una nuova figura: l’addetto ai tweet. Ridiamoci su per carità ma sarebbe bello sapere chi scrive quei testi ricchi di pillole di saggezza. “Gli azzurri resistono un’ora” ma siamo diventati una neopromossa??? “A caccia della remuntada in Europa” anche se non ci reggiamo in piedi da due mesi. Talvolta sarebbe decisamente meglio il silenzio…

Articolo a cura di Marco Lepore

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