A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Corbo, giornalista.
“In qualsiasi modo la si prenda la crisi ha colpevoli. Ora ci sono molte assenze e infortuni e bisogna capire perché ce ne siano tanti. Molti sono infortuni muscolari quindi andrebbe rivista la preparazione. Il Napoli tra quello di Benitez e quello di Sarri era una squadra che giustamente competeva contro la Juventus ed era l’anti-Juve, meritava qualcosa in più. Ancelotti è riuscito a frenare la discesa e non è stata gestita bene la rifondazione. I soldi sono stati spesi ma non nella maniera giusta. Il Napoli non è più quello di Albiol, Higuain, Reina, Hamsik, Jorginho.
I processi da aprire sono due: perché nel tempo il Napoli si è depauperato? E il secondo riguarda l’emergenza: ci sono criticità che potevano essere affrontate meglio. Sia noi giornalisti che i tifosi ci siamo lasciati incantare da alcune cose ma ci siamo scordati del problema tecnico. Ci soffermiamo invece sulle liti da vicolo che non fanno capire i problemi. Se il Napoli ogni partita deve partire sempre un’offensiva a sinistra perché individuato lato debole, se l’attaccante brevilineo va sempre sulla parte destra ovviamente poi anche le attività di costruzione vengono meno.
L’infortunio di Mertens ha cambiato le cose? Non solo, tutto è andato a scadere nel complesso. Io dissi qualche settimana fa che sarebbe stato opportuno un conclave tra presidente e staff tecnico per capire cose fosse accaduto. Per me queste responsabilità vanno cercate. Poi tutto il resto sembra legato a bisticci e media, cose che sembrano scritte sull’acqua. I problemi di fondo sono la condizione atletica che è finita e gli infortuni, quindi si è sgretolata la squadra, si è sgonfiata come un palloncino.
Perché il silenzio stampa? Io sono d’accordo. Se parla De Laurentiis, che cosa deve dire? O che conferma Gattuso o che è insoddisfatto. Ma ha già parlato tramite comunicato ufficiale. Se dice quello che penso però si crea un’altra polemica, meglio evitare. In questo momento la società è indecisa e non sa cosa fare: non si riesce a capire se la situazione in classifica è rimediabile. Soprattutto non c’è un allenatore di ricambio. La verità è che il Napoli deve prendere un nuovo allenatore per iniziare un ciclo nuovo, con giocatori nuovi. Il Napoli va rifondato. Se ne prendi uno tra quelli che la piazza offre, secondo logica non sono giusti.
Sarri? Guadagna 6 milioni senza lavorare, se venisse a Napoli chiederebbe gli stessi soldi (se non qualcosa in più) e giocatori. Oggi è uno degli allenatori più contesi per andare in grandi club italiani o tornare in Inghilterra. Allegri? Stessa cosa. Ha rifiutato il PSG per lo stesso motivo. Benitez? Non trovo giusto come ricambio per il Napoli. Lui è grandissimo a livello manageriale ma tra le sue mani la squadra scoppiò perché i ragazzi avevano stili di vita da rivedere. Mazzarri? Dopo la lite tra lui e De Laurentiis e gli ultimi campionati del tecnico nemmeno questa sembra una buona soluzione. Stanno tutti contando i giorni per finire il campionato.
Speranze Champions? Modeste. All’interno della squadra mancano quei 3-4 leader che trascinano. Se non ci sono giocatori con un passato rilevante ci sono più negatività che positività”.