Su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, ecco le sue parole: “ Gaich? Io confermo che per le clip che ho visto che siano veramente forte. Simile a Crespo? Sì, ma io non sapevo che gli altri lo avessero detto. Ho visto solo le sue caratteristiche. Gattuso? Farei un ragionamento su basi scientifiche. Quando c’era il dott. De Nicola gli infortuni muscolari erano molto bassi in percentuale. Non ho niente contro questo staff, ma guardo i dati. I dati sono inesorabili, anche se è l’anno del COVID. La realtà, però, è che gli infortunati del Napoli per problemi muscolari sono molti. Ci sarebbe da criticare la società sotto questo punto di vista si è tolto un personaggio molto importante. Lozano? Non spetta al dottore stabilire chi deve uscire e chi no. In quel caso lì è stato Gattuso a chiedere a Lozano di restare in campo. Bisogna dirlo, è la verità, ma è stato fatto un grave errore anche con Mertens. Capisco che la necessità di far risultato possa far ragionare di pace, ma succede che quando non ragioni di testa fai molti più danni di quelli che devi subire. Questa è una guerra, non una battaglia. Se ci si fa prendere dai nervi, si rischia di pagare dazio. Granada? Se non hai le giuste armi per affrontare le battaglie, rischi di creare polemiche. Secondo me la società si è indebolita molto. Sulle scelte di Gattuso non metto mai bocca, perché non sono lì tutti i giorni. Dunque ne ha di motivi validi e con il senno di poi siamo tutti bravi. Il Napoli, secondo me, per il COVID e per altri motivi doveva abbandonare una competizione e quindi secondo me, una società che valuta le cose a 360 gradi doveva dire all’allenatore “rinunciamo alla Coppa Italia”. Ci sono obiettivi importanti, perché arrivare in Champions e vincere l’Europa League sono obiettivi concreti ”.