Le urla di Rino sono quelle del primo giorno al Napoli. La voce è in forma, c’è poco da dire. Sul campo numero uno di Castel Volturno, quello delle prove generali, Gattuso fa fatica persino a schierare due formazioni in campo. Si è rasato quasi completamente la barba il tecnico calabrese e oggi si presenterà con un look inedito. Mai visto, forse prima. Anche nell’hotel che ha ospitato il Napoli c’era chi non lo ha riconosciuto. Chissà, forse anche una scaramanzia. D’altronde, serenità va cercando, anche se stasera arriva la Juventus di Pirlo che minaccia fuoco e fiamme. Ah, che gara. La prima volta che la partita di ritorno si gioca prima di quella di andata. Il 3 ottobre era sul bus che lo portava a Capodichino, Ringhio, quando gli venne detto di scendere. Per ordine dell’Asl. Quante volte si è mangiato le mani perché era sicuro che avrebbe fatto di quella Juve, cantiere in costruzione, un solo boccone. La Supercoppa di Reggio Emilia ha cambiato il destino dei bianconeri e magari la gara di questa sera cambierà quello del Napoli. L’aria ormai è quella che è: opprimente per non dire livida, popolata di fantasmi al momento impalpabili da cui Gattuso fa però fatica a tenersi lontano.
P. Taormina (Il Mattino)