Ecco che Ringhio stravolge ancora una volta tutto, facendo al solito di necessità virtù: niente 4-3-3 per mancanza di pedine e ritorno al futuro o meglio al passato con il 4-2-3-1 messo da parte dopo il Bentegodi. E come trequartista ci sarà Lorenzo Insigne. O almeno così ha provato ieri pomeriggio e magari è solo una trappola per il suo amico Pirlo che sicuro si sarà informato. Ma in ogni caso il Napoli che va in campo alle 18 per la prima sfida alla Juventus nello stadio ora dedicato a Maradona, è da far ribollire il sangue: Zielinski arretra nella linea dei due centrocampisti davanti alla difesa (come già nel 6-0 con il Genoa) e al suo fianco avrà Bakayoko e in avanti spazio a Lozano e Politano con Insigne nel ruolo di trequartista o sottopunta come nel secondo tempo con l’Atalanta in Coppa Italia e come se lo immaginava Sarri nel primo mese napoletano. Prima di cancellare dalla mente il progetto. In avanti Osimhen. Insomma, o la va o la spacca. D’altronde, c’è poco da fare: perché solo Elmas e Petagna sono alternativa autentiche in questo lazzaretto che è in questi giorni il Napoli. D’altronde anche Fabian mica sta così bene in questa prima settimana di post Covid. Pino Taormin a (Il Matytino)