Napoli-Juventus di campionato, arriva a meno di un mese dalla Supercoppa Juventus-Napoli (20 gennaio). Il pallone, da allora, è rotolato via travolgendo Rino e innalzando Andrea. Alla vigilia di quella partita era Andrea quello con la crisi di governo, gli sarebbe servito un Mario Draghi che mettesse a posto la situazione. Madama veniva dalla batosta con l’Inter, un crollo tattico, tecnico e pure esistenziale, mentre il Napoli aveva rifilato sei gol (a zero) alla Fiorentina. Delle sette partite che sono seguite, il Napoli ne ha perse quattro, pareggiata una e vinte due (con Spezia e Parma). La Juventus invece ne ha vinte sei e pareggiata una (con l’Inter, il ritorno di Coppa Italia), subendo un solo gol. Pirlo era uscito da San Siro distante da Conte, ora lo insidia. Sembrava avere davanti un percorso accidentato e invece è scivolato via schivando tutti gli ostacoli. Il Napoli era arrivato a Reggio Emilia in salute con Rino pronto allo scatto decisivo e si ritrova con uno degli obbiettivi stagionali fallito (la Supercoppa), fuori da un altro (la Coppa Italia) e con i rapporti tesi presidente-allenatore. Fonte e schema CdS