In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Maurizio De Giovanni, scrittore: “Io sono un po’ irritato da questa costante protesta sulla stampa. Io credo che così come quando è giusto applaudire quando le cose vanno bene, non vedo perché dovrebbe essere inibita la critica quando le cose sono sbagliate. La critica, senza scadere nell’insulto personale, non vedo come possa essere un modo di far male alla squadra. Nessuno vuole il male del Napoli qui! Tutto questo piagnisteo, mi irrita. Gattuso vittima? Io credo che ci siano giustificazioni oggettivi per l’andamento del Napoli: gli infortuni e la mancanza di uomini chiave. Le abbiamo pagate caro. Credo che il Napoli abbia una rosa che sia stata costruita non in maniera completa come sembrava. Avere due giocatori per ruolo è buono, ma non averli diversissimi nello stesso ruolo. Avere due giocatori per ruolo è buona cosa, ma dipende dai giocatori. Quando è servito si è visto che la rosa aveva buchi. Dal punto di vista dell’andamento della stagione, molte partite sono state il segnale che lo staff tecnico era in confusione. Peggio vedo la relazione tra le tre componenti società, squadra e staff tecnico. Senza arrivare in Champions ho paura che il Napoli possa piombare nel medioevo. Io volevo dire una cosa: cosa fare adesso? Noi siamo alle porte di un trittico di partite, mettendoci la partita col Granada, che potrebbe o rilanciare la stagione del Napoli, prorogando tutti i risultati di parecchio o peggio, chiarire con durezza quali sono i massimi obiettivi del Napoli. In questo momento dare il Napoli in mano ad altri sarebbe un suicidio. Non vedo allenatori a cui converrebbe prendere il Napoli, allenatore prospettici in questo momento sono occupati. Secondo me Gattuso va lasciato al suo posto, a meno di fratture ancora più clamorose non con la società, ma quanto con la squadra. Tutte le componenti in questo momento in assenza di soluzioni alternative, a meno di uno Spalletti, a meno che uno di questi non venga con la prospettiva di aprire un ciclo, non vedo altre soluzioni”.