Trenta giorni di tregenda, quelli di Rino Gattuso. Dalla notte maledetta con lo Spezia a quest’altra malanotte di Genova. La sua panchina resta salda, anche perché De Laurentiis non ne fa salti nel vuoto. Nessun re Travicello guiderà la panchina del Napoli nelle prossime gare. Il presidente è preoccupato per la classifica, non certo per il suo tecnico. Si fida di lui: ha iniziato all’improvviso ad avere più di qualche dubbio sulla sua permanenza anche il prossimo anno ma non adesso. Peraltro, lui è consapevole di una situazione allarmante sotto il profilo degli indisponibili. In queste ore ha scambiato una serie di messaggi con il suo allenatore e con il suo staff dirigenziale per ribadire il suo stato d’animo tendente al sereno e cercare di tenere l’ambiente calmo dopo il bruciante e ingiusto ko di Marassi. Non ci sono ultimatum, non ci sono scadenze come sulle buste di latte per Ringhio. Non c’erano prima e non ce ne sono neppure questa settimana. P. Taormina (Il Mattino)