Gennaro Gattuso: “Contro il Genoa abbiamo fatto tutto noi. Ecco dove ha sbagliato Maksimovic”

Quello che resta, in quest’altra notte gelida, è l’espressione stanca, quasi avvilita, di dover ondeggiare tra statistiche che tolgono il fiato: la settima sconfitta da qui e poi le conclusioni (26 tiri a quattro) e due pali dall’altra parte. Ma il sospetto, uscendo da Marassi, è che in quell’orizzonte, resti un senso di pessimismo dentro al Napoli, una incapacità di leggere certe situazioni che amplifica il disorientamento. Quando Genoa-Napoli è racchiusa nelle cifre, ed è stata consegnata agli archivi, Rino Gattuso non sa da dove cominciare, perché gli rimane un cumulo di rimpianti. 

Adesso, dopo la settima sconfitta in campionato, l’umore si appesantisce. «I numeri non mentono e questo mi preoccupa. Io devo essere sereno, anche se la sorte non ci sta dando una mano ma io alibi non ne cerco. Direi che la sconfitta fa assai male, perché a me il Napoli è piaciuto. Sono contento perché siamo stati compatti ma ci gira tutto all’incontrario, perdiamo gare in fotocopia e regaliamo tanto. Bisogna stare calmi, ci sono tante partite e c’è tempo. Ci siamo inguaiati da soli, con una banalità. E in quel momento abbiamo cambiato la partita».

Sensazioni, Gattuso, dopo tanti errori che incidono eccome? «Dopo ventiquattro tiri in porta, c’è poco da dire. Stiamo pagando a caro prezzo gli errori individuali. Non abbiamo tempo per allenarci, ma io alla squadra faccio i complimenti. Abbiamo fatto tutto noi, anche qualche sciocchezza, e questo ci fa male. Ma mi è sembrato di vedere la partita con lo Spezia».

Le cause di uno scivolone che pesa? «Rivedo il gol dell’1-0 e penso che sia semplicemente una questione di postura: Maksimovic si è sistemato male, voleva appoggiarsi sul portiere e poi l’ha giocato sul centrocampista. Ma sono cose che possono succedere. Solo che qui si va in campo ogni quattro giorni: è vero che questo genere di problemi appartengono a tutti, ma a noi costano».

Avete cominciato bene, poi siete spariti e vi siete rialzati. «Nel primo tempo siamo entrati in area, abbiamo provato da fuori. Io non ho appunti da muovere a ragazzi. Ripenso alle occasioni create, alle conclusioni dalla distanza, anche ai pali».

Avete ritrovato Osimhen, almeno, e in prospettiva non è argomento da ignorare. «Osimhen ci serve, stiamo facendo di tutto per recuperarlo. ha avuto un problema alla spalla, poi il Covid: è chiaro che non ha la condizione. Stiamo vedendo un po’ di luce con il suo rientro, abbiamo avuto la possibilità di dargli qualche minuto in più. Ma lui ci dà profondità, la sua presenza è importante».

E Politano che fa tante cose, inclusi i gol, è una speranza… «Politano con Di Lorenzo ha lavorato bene, di catena, siamo riusciti ad attaccare ed a cercare lo spazio. Direi che sono stati entrambi bravi, come tanti altri. Ma questo è un momento difficile, le sto provando tutte, anche la difesa a tre».

Antonio Giordano (CdS)

 

 

 

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