Uefa – Champions ed Europa League: nuove regole in caso di restrizioni

Il Covid e le relative restrizioni in merito “cambiano” il calcio. La Uefa ha pubblicato sul proprio sito ufficiale le nuove norme in merito a Champions ed Europa League qualora i club dovessero trovarsi in difficoltà nel loro “percorso”, stabilendo anche le tempistiche di comunicazione: l’8 febbraio per gli ottavi di andata di Champions e per i sedicesimi di Europa League; il 1° marzo per gli ottavi di ritorno di Champions e per gli ottavi di Europa League; il 29 marzo per i quarti di Champions e di Europa League; il 19 aprile per le semifinali di Champions e di Europa League.

Il massimo organo calcistico europeo ha paventato due ipotesi: 

PRIMA IPOTESI:  “Se le restrizioni imposte dalle autorità nazionali/locali del paese del club padrone di casa si applicano al club ospite, il club di casa deve proporre una sede alternativa adatta che può essere in un Paese neutrale (all’interno del territorio di una federazione membro della UEFA), che consentirebbe la disputa della partita senza restrizioni per entrambi i club. Il club di casa rimarrà responsabile dell’organizzazione della partita e di tutti i relativi costi. Se il club di casa non riesce a proporre un luogo alternativo idoneo e una riorganizzazione della partita in un luogo alternativo e/o la data non lo consente, la società in questione sarà ritenuta responsabile della mancata disputa del match e la gara sarà dichiarata annullata dall’Organo di Controllo, Etica e Disciplina UEFA, con il club di casa che sarà considerato sconfitto per 3-0″.

SECONDA IPOTESI: “Se le restrizioni imposte dalle autorità nazionali/locali del Paese del club ospite si applicano alla trasferta del club in visita per giocare la partita o al suo ritorno a casa dopo la gara, il club di casa deve proporre una sede alternativa adeguata che può essere in territorio neutrale (quello di una Federazione membro UEFA) che consentirebbe lo svolgimento della partita e non comporterebbe per gli ospiti restrizioni sui viaggi in entrambe le direzioni. Se la squadra di casa non propone tale sede alternativa adeguata, l’amministrazione UEFA prenderà una decisione finale sulla sede della gara e/o sulla data della partita. La società di casa rimarrà responsabile dell’organizzazione della partita ed entrambi i club condivideranno i relativi costi in egual misura. Inoltre un importo pari al 10% della quota iniziale di partecipazione verrà detratto dai pagamenti dovuti al club ospite e versato al club di casa come compensazione. Se una delle squadre si rifiutasse di prendere parte alla gara, questa sarà ritenuta responsabile della mancata disputa del match e sarà dichiarata la sua sconfitta per 3-0″.

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