In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Riccardo Signori, giornalista de Il Giornale: “Non può essere sempre colpa degli allenatori del Napoli quando le cose non vanno bene. Sarà un caso, ma c’è sempre un momento in cui cominciano colpi bassi verso gli allenatori. Il Napoli ha fatto anche campagna acquisti importanti, ma se succedono sempre le stesse cose, la colpa non può essere dell’allenatore. Il concetto potrebbe essere anche questo, pensando a Ferlaino: lui era uno che ha provato di tutto per vincere lo scudetto. Prendere Maradona è stato un colpo che ha fatto storia. De Laurentiis a me sembra che si accontenti. Siamo sicuri che voglia vincere? C’era un dirigente calcistico dell’Inter che diceva: “il delitto perfetto per una società sarebbe arrivare in finale di Champions e non vincerla, perché altrimenti dovresti pagare i premi”. Mi chiedo: non è che De Laurentiis vuole mantenersi su un buon livello senza vincere? Lui dirà sempre di no, ma l’impressione che dà è questa. La colpa non può essere sempre degli allenatori Il fatto di non aver giocato Juventus-Napoli l’ho trovato fantascientifico. Quello era il momento per colpire la Juventus e se la colpivi chissà cosa sarebbe accaduto oggi. Non è vero che De Laurentiis non voglia vincere? Il problema è che se tu compri buoni giocatori e un buon allenatore si risolve. Io mi chiedo perché dietro le quinte c’è sempre qualcosa che frigge e sembra sempre che c’è qualcosa che traballa. Questo guardando De Laurentiis penso. Con Gattuso, quando arrivò al Milan non pensavo fosse un allenatore top. Riguardandolo al Napoli, al Milan ho cambiato idea. Non sarà un top, ma dà una fisionomia alle sue squadre. Guardo le cose napoletane e anche io ho visto che era cambiata l’aria nei suoi confronti. Ma se è lì perché deve cambiare l’aria. Insigne, che a Napoli è stato sempre oggetto di polemica, è nettamente migliorato. Se dietro le quinte c’è sempre uno che dietro le quinte ti fa capire che rivolterà tutto, queste sono situazioni che creano squilibrio e situazione negative. Anche se nell’idea c’è quella di vincere, fa molto per rovinare la sua tela. La forza della società è quella che più conta! Penso sempre a Moratti quando guardo De Laurentiis. Moratti voleva vincere, ma quando faceva e disfaceva poi dopo combinava i guai. Credo che Moratti abbia fatto la scelta giusta, perché quando non puoi dare di più è giusto lasciare. Mi chiedo se anche De Laurentiis non lo stia pensando”.